E’ escluso che il dipendente la cui domanda di mobilità sia stata accolta in relazione ad una specifica vacanza verificatasi nell’ente di destinazione ed abbia accettato la valutazione espressa da quest’ultimo quanto alla corrispondenza fra aree e profili professionali di inquadramento, possa poi contestare a passaggio già avvenuto l’inquadramento riconosciutogli e pretendere di rimanere all’interno dell’ente di destinazione con un diverso e superiore profilo professionale, percependo le relative differenze retributive
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 settembre 2021, n. 24487 – E’ escluso che il dipendente la cui domanda di mobilità sia stata accolta in relazione ad una specifica vacanza verificatasi nell’ente di destinazione ed abbia accettato la valutazione espressa da quest’ultimo quanto alla corrispondenza fra aree e profili professionali di inquadramento, possa poi contestare a passaggio già avvenuto l’inquadramento riconosciutogli e pretendere di rimanere all’interno dell’ente di destinazione con un diverso e superiore profilo professionale, percependo le relative differenze retributive
il 13 Settembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 settembre 2021, n. 24401 – Il giudice adito, una volta accertato l’inadempimento, dovrà verificare se, in relazione all’evento lesivo, ricorrano le condizioni soggettive ed oggettive per la tutela obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali stabilite dal d.P.R. n. 1124 del 1965, ed in tal caso, potrà procedere, anche di ufficio, alla verifica dell’applicabilità dell’art. 10 del decreto citato, ossia all’individuazione dei danni richiesti che non siano riconducibili alla copertura assicurativa (cd. “danni complementari”), da risarcire secondo le comuni regole della responsabilità civile
il 13 Settembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, sicurezza sul lavoro
Il giudice adito, una volta accertato l’inadempimento, dovrà verificare se, in relazione all’evento lesivo, ricorrano le condizioni soggettive ed oggettive per la tutela obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali stabilite dal d.P.R. n. 1124 del 1965, ed in tal caso, potrà procedere, anche di ufficio, alla verifica dell’applicabilità dell’art. 10 del decreto citato, ossia all’individuazione dei danni richiesti che non siano riconducibili alla copertura assicurativa (cd. “danni complementari”), da risarcire secondo le comuni regole della responsabilità civile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 settembre 2021, n. 24077 – L’errore di fatto previsto dall’art. 395 n. 4 c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, si configura come una falsa percezione della realtà, una svista obiettivamente e immediatamente rilevabile, la quale abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti e documenti, ovvero l’inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti o documenti stessi risulti positivamente accertato, e pertanto consiste in un errore meramente percettivo che in nessun modo coinvolga l’attività valutativa del giudice di situazioni processuali esattamente percepite nella loro oggettività
il 10 Settembre, 2021in CIVILE - CASSAZIONE, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, DIRITTO PROCESSUALE
L’errore di fatto previsto dall’art. 395 n. 4 c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, si configura come una falsa percezione della realtà, una svista obiettivamente e immediatamente rilevabile, la quale abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti e documenti, ovvero l’inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti o documenti stessi risulti positivamente accertato, e pertanto consiste in un errore meramente percettivo che in nessun modo coinvolga l’attività valutativa del giudice di situazioni processuali esattamente percepite nella loro oggettività
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 settembre 2021, n. 24402 – E’ inammissibile, per carenza di interesse, il ricorso per cassazione con il quale si contesti esclusivamente l’avvenuto rilievo in motivazione, da parte del giudice di appello, dell’inammissibilità dei motivi di impugnazione per difetto di specificità, ove tale rilievo sia avvenuto “ad abundantiam” e costituisca un mero, “obiter dictum”, che non ha influito sul dispositivo della decisione, la cui “ratio decidendi” è, in realtà, rappresentata dal rigetto nel merito del gravame per infondatezza delle censure
il 10 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
E’ inammissibile, per carenza di interesse, il ricorso per cassazione con il quale si contesti esclusivamente l’avvenuto rilievo in motivazione, da parte del giudice di appello, dell’inammissibilità dei motivi di impugnazione per difetto di specificità, ove tale rilievo sia avvenuto “ad abundantiam” e costituisca un mero, “obiter dictum”, che non ha influito sul dispositivo della decisione, la cui “ratio decidendi” è, in realtà, rappresentata dal rigetto nel merito del gravame per infondatezza delle censure
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 settembre 2021, n. 24076 – Meccanismo di “omogeneizzazione” dei contributi maturati presso l’Inpdai
il 9 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 settembre 2021, n. 24076 Pensione di vecchiaia – Riliquidazione – Meccanismo di “omogeneizzazione” dei contributi maturati presso l’Inpdai Considerato in fatto 1. La Corte d’appello di Roma, in riforma del Tribunale , ha accolto la domanda di G.M. volta ad ottenere la riliquidazione della pensione di vecchiaia. La Corte […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 settembre 2021, n. 24028 – Allorché oggetto della cessione sia un credito relativo ad un trattamento pensionistico, anche la controversia insorta tra ceduto e cessionario soggiace alle regole di competenza per materia e per territorio proprie delle controversie di assistenza e previdenza di cui agli artt. 442 e 444 c.p.c., concretandosi la cessione del credito nella sostituzione della cessionaria nella posizione del pensionato cedente, senza che ciò immuti la natura previdenziale del credito ceduto e la competenza speciale stabilita dalla legge per le controversie che lo abbiano ad oggetto
il 9 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Allorché oggetto della cessione sia un credito relativo ad un trattamento pensionistico, anche la controversia insorta tra ceduto e cessionario soggiace alle regole di competenza per materia e per territorio proprie delle controversie di assistenza e previdenza di cui agli artt. 442 e 444 c.p.c., concretandosi la cessione del credito nella sostituzione della cessionaria nella posizione del pensionato cedente, senza che ciò immuti la natura previdenziale del credito ceduto e la competenza speciale stabilita dalla legge per le controversie che lo abbiano ad oggetto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 settembre 2021, n. 23791 – Nullità del patto di non concorrenza per contenuto generico e indeterminato
il 9 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 settembre 2021, n. 23791 Patto di non concorrenza – Nullità – contenuto generico e indeterminato – Durata del divieto di concorrenza sleale – Termine Rilevato che 1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Bologna ha rigettato l’appello proposto da Società P.G. s.n.c. di P.G. & C. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 settembre 2021, n. 24135 – In tema di casse previdenziali privatizzate, ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa dei geometri liberi professionisti e del pagamento della contribuzione minima, è condizione sufficiente, alla stregua del regolamento della predetta Cassa, l’iscrizione all’albo professionale – essendo irrilevante la natura occasionale dell’esercizio della professione e la mancata produzione di reddito -, avendo il predetto regolamento definito il sistema degli obblighi contributivi in linea con i principi di cui alla l. n. 335 del 1995, che ha consentito interventi finalizzati ad assicurare l’equilibrio finanziario di lungo termine degli enti
il 9 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, IVS
In tema di casse previdenziali privatizzate, ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione alla Cassa dei geometri liberi professionisti e del pagamento della contribuzione minima, è condizione sufficiente, alla stregua del regolamento della predetta Cassa, l’iscrizione all’albo professionale – essendo irrilevante la natura occasionale dell’esercizio della professione e la mancata produzione di reddito -, avendo il predetto regolamento definito il sistema degli obblighi contributivi in linea con i principi di cui alla l. n. 335 del 1995, che ha consentito interventi finalizzati ad assicurare l’equilibrio finanziario di lungo termine degli enti
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