Il bando di concorso indetto, nell’ambito dei rapporti di lavoro regolati dal diritto privato, per l’assunzione, la promozione o il riconoscimento di determinati trattamenti o benefici a favore del personale all’esito di determinate procedure selettive, costituisce infatti un’offerta contrattuale al pubblico, per cui il datore di lavoro è tenuto a comportarsi con correttezza e secondo buona fede
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 dicembre 2020, n. 28414 – Il bando di concorso indetto, nell’ambito dei rapporti di lavoro regolati dal diritto privato, per l’assunzione, la promozione o il riconoscimento di determinati trattamenti o benefici a favore del personale all’esito di determinate procedure selettive, costituisce infatti un’offerta contrattuale al pubblico, per cui il datore di lavoro è tenuto a comportarsi con correttezza e secondo buona fede
il 4 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 dicembre 2020, n. 29767 – Ai fini della configurabilità di una ipotesi di “mobbing”, non è condizione sufficiente l’accertata esistenza di una dequalificazione o di plurime condotte datoriali illegittime, essendo a tal fine necessario che il lavoratore alleghi e provi, con ulteriori e concreti elementi, che i comportamenti datoriali siano il frutto di un disegno persecutorio unificante, preordinato alla prevaricazione
il 4 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Ai fini della configurabilità di una ipotesi di “mobbing”, non è condizione sufficiente l’accertata esistenza di una dequalificazione o di plurime condotte datoriali illegittime, essendo a tal fine necessario che il lavoratore alleghi e provi, con ulteriori e concreti elementi, che i comportamenti datoriali siano il frutto di un disegno persecutorio unificante, preordinato alla prevaricazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 dicembre 2020, n. 29310 – Costituisce principio di carattere generale la possibilità, per il giudice, di diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, dandone giustificazione nella motivazione del provvedimento
il 3 Gennaio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Costituisce principio di carattere generale la possibilità, per il giudice, di diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, dandone giustificazione nella motivazione del provvedimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 dicembre 2020, n. 29012 – La perdita di una “chance”, configura un danno attuale e risarcibile sempre che ne sia provata la sussistenza anche secondo un calcolo di probabilità o per presunzioni ed alla mancanza di una tale prova non è possibile sopperire con una valutazione equitativa ai sensi dell’art. 1226 cod. civ.
il 3 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La perdita di una “chance”, configura un danno attuale e risarcibile sempre che ne sia provata la sussistenza anche secondo un calcolo di probabilità o per presunzioni ed alla mancanza di una tale prova non è possibile sopperire con una valutazione equitativa ai sensi dell’art. 1226 cod. civ.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 dicembre 2020, n. 29009 – Il diritto del familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente od un affine entro il terzo grado handicappato, di non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede, non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda ovvero della P.A.
il 3 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il diritto del familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente od un affine entro il terzo grado handicappato, di non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede, non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda ovvero della P.A.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 dicembre 2020, n. 29303 – In caso di esercizio di fatto di attività giornalistica da parte di un soggetto non iscritto all’albo professionale, la nullità del rapporto di lavoro, non derivando dall’illiceità dell’oggetto o della causa ma dalla violazione della norma imperativa dettata dall’art. 43 della legge 3 febbraio 1963, n. 69, non produce effetto nel periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione, secondo l’espresso disposto dell’art. 2126 cod. civ.
il 2 Gennaio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In caso di esercizio di fatto di attività giornalistica da parte di un soggetto non iscritto all’albo professionale, la nullità del rapporto di lavoro, non derivando dall’illiceità dell’oggetto o della causa ma dalla violazione della norma imperativa dettata dall’art. 43 della legge 3 febbraio 1963, n. 69, non produce effetto nel periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione, secondo l’espresso disposto dell’art. 2126 cod. civ..
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2020, n. 27548 – Riconoscimento del diritto alla corresponsione del trattamento pensionistico anticipato a seguito delle dimissioni
il 2 Gennaio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2020, n. 27548 Lavoro – Insegnante di scuola primaria – Riconoscimento del diritto alla corresponsione del trattamento pensionistico anticipato a seguito delle dimissioni Fatti di causa 1. La Corte d’appello di Bari, in riforma della sentenza del Tribunale di Foggia, ha rigettato la domanda di M.R., insegnante di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 dicembre 2020, n. 27544 – Un’autonoma questione di malgoverno degli artt. 115 e 116 cod. proc. civ. può porsi solo allorché il ricorrente alleghi rispettivamente che il giudice di merito abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti ovvero disposte d’ufficio al di fuori o al di là dei limiti in cui ciò è consentito dalla legge o abbia fatto ricorso alla propria scienza privata
il 2 Gennaio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Un’autonoma questione di malgoverno degli artt. 115 e 116 cod. proc. civ. può porsi solo allorché il ricorrente alleghi rispettivamente che il giudice di merito abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti ovvero disposte d’ufficio al di fuori o al di là dei limiti in cui ciò è consentito dalla legge o abbia fatto ricorso alla propria scienza privata
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