L’assemblea sul posto di lavoro può essere indetta da un singolo componente RSU – l’autonomia collettiva può prevedere organismi di rappresentatività sindacale in azienda diversi rispetto alle rappresentanze sindacali aziendali, assegnando ad essi prerogative sindacali non necessariamente identiche a quelle delle r.s.a., con l’unico limite, di cui all’art. 17 della I. n. 300 del 1970, del divieto di riconoscere ad un sindacato un’ingiustificata posizione differenziata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 ottobre 2018, n. 26210 – L’assemblea sul posto di lavoro può essere indetta da un singolo componente RSU
il 25 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 ottobre 2018, n. 26021 – L’ammissione al passivo della domanda del lavoratore non esclude che, almeno rispetto all’an della autonoma prestazione previdenziale, l’I.N.P.S. possa contestare la ricorrenza dei presupposti del diritto di credito lavoristico alla tutela del quale è preposto il Fondo di Garanzia
il 25 Ottobre, 2018in PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZAtags: cassazione procedure concorsuali, PROCEDURE CONCORSUALI
recentemente maturato l’orientamento, qui da applicare, secondo cui l’ammissione al passivo della domanda del lavoratore non esclude che, almeno rispetto all’an della autonoma prestazione previdenziale, l’I.N.P.S. possa contestare la ricorrenza dei presupposti del diritto di credito lavoristico alla tutela del quale è preposto il Fondo di Garanzia
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26669 – In tema di ricorso per cassazione, è contraddittoria la denuncia, in un unico motivo, dei due distinti vizi di omessa pronuncia e di omessa motivazione su un punto decisivo della controversia
il 25 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di ricorso per cassazione, è contraddittoria la denuncia, in un unico motivo, dei due distinti vizi di omessa pronuncia e di omessa motivazione su un punto decisivo della controversia
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26679 – Nel licenziamento per mancato superamento del periodo di prova l’obbligo di motivazione non può avere il medesimo contenuto prescritto nel caso di licenziamento di un lavoratore con rapporto a tempo indeterminato
il 24 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Nel licenziamento per mancato superamento del periodo di prova l’obbligo di motivazione non può avere il medesimo contenuto prescritto nel caso di licenziamento di un lavoratore con rapporto a tempo indeterminato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26675 – L’art. 18 cit., nel settimo comma introdotto dall’art. 1. l. n. 92 del 2012, prevede espressamente la reintegrazione per il caso in cui il giudice accerti il difetto di giustificazione del licenziamento “intimato per motivo oggettivo consistente nell’inidoneità fisica o psichica del lavoratore”, senza attribuire al giudice stesso alcuna discrezionalità”
il 24 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’art. 18 cit., nel settimo comma introdotto dall’art. 1. l. n. 92 del 2012, prevede espressamente la reintegrazione per il caso in cui il giudice accerti il difetto di giustificazione del licenziamento “intimato per motivo oggettivo consistente nell’inidoneità fisica o psichica del lavoratore”, senza attribuire al giudice stesso alcuna discrezionalità”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26673 – Il valore indeterminabile, ai fini dell’applicazione delle relative tariffe per la liquidazione dell’onorario spettante all’avvocato, si deve intendere in senso obiettivo
il 24 Ottobre, 2018in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 ottobre 2018, n. 26673 Iscrizione negli elenchi dei lavoratori agricoli – Diritto alla indennità di disoccupazione agricola – Concessione dell’ANF – Prova piena del requisito reddituale Fatti di causa 1) Con sentenza n. 1125 del 2012, la Corte d’appello di Salerno, in parziale accoglimento dell’appello proposto da A.B. avverso […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 ottobre 2018, n. 26489 – In materia di sanzioni civili per la mancata iscrizione di lavoratori nel libro matricola, l’art. 36 bis, comma 7, del d.l. n. 223 del 2006, conv. con modif. nell’art. 1, comma 1, della l. n. 248 del 2006, è inapplicabile
il 24 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
In materia di sanzioni civili per la mancata iscrizione di lavoratori nel libro matricola, l’art. 36 bis, comma 7, del d.l. n. 223 del 2006, conv. con modif. nell’art. 1, comma 1, della I. n. 248 del 2006, è inapplicabile, essendo stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Corte cost. con sentenza 13 novembre 2014, n. 254, nella parte in cui prevede che l’importo delle sanzioni civili connesse all’omesso versamento dei contributi e premi riferiti a ciascun lavoratore non può essere inferiore a euro 3.000,00, indipendentemente dalla durata della prestazione lavorativa accertata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26680 – Il presupposto per l’iscrizione alla gestione commercianti è dunque pur sempre la prestazione di un’attività lavorativa abituale all’interno dell’impresa, sia essa gestita in forma individuale che societaria
il 24 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
l’obbligo di iscrizione nella gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali di cui alla legge n. 613/1966 sussiste per i soggetti che siano in possesso dei seguenti requisiti: a) siano titolari o gestori in proprio di imprese che, a prescindere dal numero dei dipendenti, siano organizzate e/o dirette prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti la famiglia, ivi compresi i parenti e gli affini entro il terzo grado, ovvero siano familiari coadiutori preposti al punto di vendita; b) abbiano la piena responsabilità dell’impresa ed assumano tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione (ancorché tale requisito non sia richiesto per i familiari coadiutori preposti al punto di vendita nonché per i soci di società a responsabilità limitata); c) partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza; d) siano in possesso, ove previsto da leggi o regolamenti, di licenze o autorizzazioni e/o siano iscritti in albi, registri e ruoli.
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