Illegittimità della clausola degli avvisi pubblici che non tengono conto per la determinazione del compenso al professionista per l’incarico del principio dell’equo compenso
Leggi tuttoTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE MARCHE – Sentenza 09 dicembre 2019, n. 761 – Illegittimità della clausola degli avvisi pubblici che non tengono conto per la determinazione del compenso al professionista per l’incarico del principio dell’equo compenso
il 13 Dicembre, 2019in GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, ORDINI PROFESSIONALI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 novembre 2019, n. 29893 – Si impone il ricorso, oltre che all’articolo 1362 del c.c., anche al criterio logicosistematico stabilito dall’art. 1363 c.c., per desumere la volontà manifestata dai contraenti da un esame complessivo delle diverse clausole aventi attinenza alla materia in contesa, dovendosi altresì tenere conto del comportamento, anche successivo, delle parti
il 13 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Si impone il ricorso, oltre che all’articolo 1362 del c.c., anche al criterio logicosistematico stabilito dall’art. 1363 c.c., per desumere la volontà manifestata dai contraenti da un esame complessivo delle diverse clausole aventi attinenza alla materia in contesa, dovendosi altresì tenere conto del comportamento, anche successivo, delle parti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2019, n. 32385 – Accertamento di un rapporto di lavoro subordinato in base all’assoggettamento gerarchico, eterodirezione, potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro
il 13 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 dicembre 2019, n. 32385 Accertamento di un rapporto di lavoro subordinato – Assoggettamento gerarchico, eterodirezione, potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro – Riferimento a materiali istruttori, sia acquisiti che quelli non ammessi – Ricostruzione affidata al sovrano apprezzamento del giudice di merito Fatti di causa 1. La […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2019, n. 32255 – Nell’ambito del rapporto di lavoro privato, il compimento dell’età pensionabile da parte del lavoratore non ha effetti risolutivi automatici, ma determina l’inizio del regime di recedibilità “ad nutum”, attribuendo al datore di lavoro il potere di far cessare immediatamente il rapporto, purché il lavoratore, fuori dall’ipotesi di recesso per giusta causa, abbia avuto la possibilità di giovarsi del periodo di preavviso grazie a una tempestiva intimazione del licenziamento ai sensi dell’art. 2118 c.c., valida anche se intervenuta durante il periodo di recedibilità causale
il 13 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Nell’ambito del rapporto di lavoro privato, il compimento dell’età pensionabile da parte del lavoratore non ha effetti risolutivi automatici, ma determina l’inizio del regime di recedibilità “ad nutum”, attribuendo al datore di lavoro il potere di far cessare immediatamente il rapporto, purché il lavoratore, fuori dall’ipotesi di recesso per giusta causa, abbia avuto la possibilità di giovarsi del periodo di preavviso grazie a una tempestiva intimazione del licenziamento ai sensi dell’art. 2118 c.c., valida anche se intervenuta durante il periodo di recedibilità causale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 dicembre 2019, n. 32261 – In tema di ricorso per cassazione, la deduzione del vizio di violazione di legge consistente nella erronea riconduzione del fatto materiale nella fattispecie legale deputata a dettarne la disciplina (cd. vizio di sussunzione) postula che l’accertamento in fatto operato dal giudice di merito sia considerato fermo ed indiscusso, sicché è estranea alla denuncia del vizio di sussunzione ogni critica che investa la ricostruzione del fatto materiale, esclusivamente riservata al potere del giudice di merito
il 13 Dicembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di ricorso per cassazione, la deduzione del vizio di violazione di legge consistente nella erronea riconduzione del fatto materiale nella fattispecie legale deputata a dettarne la disciplina (cd. vizio di sussunzione) postula che l’accertamento in fatto operato dal giudice di merito sia considerato fermo ed indiscusso, sicché è estranea alla denuncia del vizio di sussunzione ogni critica che investa la ricostruzione del fatto materiale, esclusivamente riservata al potere del giudice di merito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 dicembre 2019, n. 32077 – La scadenza del termine per proporre opposizione a cartella di pagamento pur determinando la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, produce soltanto l’effetto sostanziale della irretrattabilità del credito contributivo senza determinare anche la cd. “conversione” del termine di prescrizione breve
il 13 Dicembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, RISCOSSIONE
La scadenza del termine – pacificamente perentorio – per proporre opposizione a cartella di pagamento di cui all’art. 24, comma 5, del d.lgs. n. 46 del 1999, pur determinando la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, produce soltanto l’effetto sostanziale della irretrattabilità del credito contributivo senza determinare anche la cd. “conversione” del termine di prescrizione breve
Leggi tuttoCONSIGLIO DI STATO – Ordinanza 28 novembre 2019, n. 8154 – Limite massimo di età di partecipazione per l’ammissione al concorso notarile rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
il 13 Dicembre, 2019in GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, lavorotags: GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, lavoro
CONSIGLIO DI STATO – Ordinanza 28 novembre 2019, n. 8154 Procedura concorsuale – Limite massimo di età di partecipazione – Esclusione – Ricorso 1. La appellata, di età superiore a cinquanta anni, ha impugnato dinanzi al T.a.r. per il Lazio il decreto del Direttore Generale del Ministero della Giustizia del 21 aprile 2016, che ha […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2019, n. 32266 – La prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore è interrotta dalla comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione, ai sensi dell’art. 410, secondo comma, cod. proc. civ
il 13 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore è interrotta dalla comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione, ai sensi dell’art. 410, secondo comma, cod. proc. civ., e che spetta al datore di lavoro, che contesti l’efficacia interruttiva della richiesta, provarne le eventuali lacune o ambiguità
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