Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10815 depositata il 24 aprile 2023 – Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10227 depositata il 18 aprile 2023 – L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti
L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10719 depositata il 20 aprile 2023 – La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10696 depositata il 20 aprile 2023 – In tema di pensione di vecchiaia anticipata il regime delle “finestre” previsto dall’art.12 d. l. n.78/10 (conv., con modif., nella l. n. 122/10) si applica anche agli invalidi in misura non inferiore all’ottanta per cento
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
In tema di pensione di vecchiaia anticipata il regime delle “finestre” previsto dall’art.12 d. l. n.78/10 (conv., con modif., nella l. n. 122/10) si applica anche agli invalidi in misura non inferiore all’ottanta per cento
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10630 depositata il 20 aprile 2023 – Nell’ipotesi di c.d. sentenza doppia conforme non è consentito, ai sensi dell’art. 348-ter, commi 4 e 5, cod.proc. civ., la censura ex art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ.
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Nell’ipotesi di c.d. sentenza doppia conforme non è consentito, ai sensi dell’art. 348-ter, commi 4 e 5, cod.proc. civ., la censura ex art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10226 depositata il 18 aprile 2023 – L’omessa pronuncia su un motivo di appello integra la violazione dell’art. 112 c.p.c. e non già l’omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio in quanto il motivo di gravame non costituisce un fatto principale o secondario, bensì la specifica domanda sottesa alla proposizione dell’appello, sicché, ove il vizio sia dedotto come violazione dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5) il motivo deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l’omessa pronuncia su un motivo di appello può costituire motivo di ricorso per cassazione ex art. 360, comma primo, n. 4) c.p.c. per violazione dell’art. 112 c.p.c.
il 3 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
L’omessa pronuncia su un motivo di appello integra la violazione dell’art. 112 c.p.c. e non già l’omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio in quanto il motivo di gravame non costituisce un fatto principale o secondario, bensì la specifica domanda sottesa alla proposizione dell’appello, sicché, ove il vizio sia dedotto come violazione dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5) il motivo deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l’omessa pronuncia su un motivo di appello può costituire motivo di ricorso per cassazione ex art. 360, comma primo, n. 4) c.p.c. per violazione dell’art. 112 c.p.c.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10798 depositata il 21 aprile 2023 – La Corte di Cassazione, in ragione della funzione del giudizio di legittimità di garantire l’osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, può ritenere fondata o infondata la questione sollevata dal ricorso anche sulla base di argomenti diversi da quelli prospettati dalle parti, perché l’esercizio del potere di qualificazione giuridica dei fatti accertati nel giudizio di merito, come esposti nel ricorso e nella sentenza gravata, incontra come unico limite quello imposto dall’art. 112 cod. proc. civ.
il 2 Maggio, 2023in Senza categoriatags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La Corte di Cassazione, in ragione della funzione del giudizio di legittimità di garantire l’osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, può ritenere fondata o infondata la questione sollevata dal ricorso anche sulla base di argomenti diversi da quelli prospettati dalle parti, perché l’esercizio del potere di qualificazione giuridica dei fatti accertati nel giudizio di merito, come esposti nel ricorso e nella sentenza gravata, incontra come unico limite quello imposto dall’art. 112 cod. proc. civ.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10746 depositata il 21 aprile 2023 – In tema di sanzioni amministrative pecuniarie per omessa registrazione nelle scritture contabili dei lavoratori dipendenti assunti la modifica apportata a detta norma dall’art. 36 bis, comma 7, lett. a), del d.l. n. 223 del 2006, conv., con modif., dalla legge n. 248 del 2006, non si applica alle violazioni antecedenti all’11 agosto 2006, in ragione della natura istantanea ad effetti permanenti del detto illecito omissivo, che si consuma nel momento in cui, decorso il termine stabilito per la comunicazione dell’assunzione agli uffici competenti, detta comunicazione non sia effettuata
il 2 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative pecuniarie per omessa registrazione nelle scritture contabili dei lavoratori dipendenti assunti la modifica apportata a detta norma dall’art. 36 bis, comma 7, lett. a), del d.l. n. 223 del 2006, conv., con modif., dalla legge n. 248 del 2006, non si applica alle violazioni antecedenti all’11 agosto 2006, in ragione della natura istantanea ad effetti permanenti del detto illecito omissivo, che si consuma nel momento in cui, decorso il termine stabilito per la comunicazione dell’assunzione agli uffici competenti, detta comunicazione non sia effettuata
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