Il cosiddetto superminimo, ossia l’eccedenza retributiva rispetto ai minimi tabellari, individualmente pattuito tra datore di lavoro e lavoratore, è soggetto al principio dell’assorbimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 giugno 2020, n. 10779 – Il cosiddetto superminimo, ossia l’eccedenza retributiva rispetto ai minimi tabellari, individualmente pattuito tra datore di lavoro e lavoratore, è soggetto al principio dell’assorbimento
il 8 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 luglio 2020, n. 13283 – L’attività svolta dai medici iscritti alle scuole di specializzazione universitarie non è inquadrabile nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, né del lavoro autonomo, ma costituisce una particolare ipotesi di contratto di formazione – lavoro, oggetto di specifica disciplina, rispetto alla quale non può essere ravvisata una relazione sinallaomatica di scambio tra la suddetta attività e la remunerazione prevista dalla legge a favore degli specializzandi
il 6 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’attività svolta dai medici iscritti alle scuole di specializzazione universitarie non è inquadrabile nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato, né del lavoro autonomo, ma costituisce una particolare ipotesi di contratto di formazione – lavoro, oggetto di specifica disciplina, rispetto alla quale non può essere ravvisata una relazione sinallaomatica di scambio tra la suddetta attività e la remunerazione prevista dalla legge a favore degli specializzandi
Leggi tuttoIl lavoratore illegittimamente licenziato e reintegrato ha il diritto alla indennità sostitutiva delle ferie non godute
il 4 Luglio, 2020in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza nelle cause riunite C-762/18 e C-37/19 depositata il 25 giugno 2020 intervenendo in tema di diritto alle ferie non godute del lavoratore reintegrato a seguito di licenziamento illegittimo ha statuito che il periodo compreso tra il licenziamento illegittimo e la reintegrazione del lavoratore nel suo posto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12428 – L’attribuzione al lavoratore di una qualifica superiore in relazione all’esercizio di fatto, per un determinato periodo, delle mansioni corrispondenti, ai sensi dell’art. 2103 cod. civ., non esige che l’assegnazione delle mansioni avvenga mediante un provvedimento formale, essendo sufficiente a tal fine che il datore di lavoro, anche mediante un comportamento concludente
il 3 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’attribuzione al lavoratore di una qualifica superiore in relazione all’esercizio di fatto, per un determinato periodo, delle mansioni corrispondenti, ai sensi dell’art. 2103 cod. civ., non esige che l’assegnazione delle mansioni avvenga mediante un provvedimento formale, essendo sufficiente a tal fine che il datore di lavoro, anche mediante un comportamento concludente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12721 – L’indennità integrativa speciale deve essere inclusa nei fondi di previdenza a capitalizzazione a decorrere dalla data della loro istituzione e fino a quella della loro soppressione e sostituzione, ovvero del loro assorbimento e per gli importi previsti dal legislatore, anche se non è soggetta a rivalutazione di cui alla l. n. 72 del 1951
il 1 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’indennità integrativa speciale deve essere inclusa nei fondi di previdenza a capitalizzazione a decorrere dalla data della loro istituzione e fino a quella della loro soppressione e sostituzione, ovvero del loro assorbimento e per gli importi previsti dal legislatore, anche se non è soggetta a rivalutazione di cui alla l. n. 72 del 1951
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12627 – La natura di ente pubblico non economico del datore di lavoro, quale l’Autorità Portuale, impedisce l’instaurazione di stabili rapporti di lavoro con le Autorità Portuali che non tengano conto dell’effettivo fabbisogno di personale, delle esigenze finanziarie dell’ente pubblico non economico, della necessaria pubblicità delle forme di reclutamento, cioè degli interessi pubblici e dei principi consacrati dall’art. 97 Cost.
il 1 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La natura di ente pubblico non economico del datore di lavoro, quale l’Autorità Portuale, impedisce l’instaurazione di stabili rapporti di lavoro con le Autorità Portuali che non tengano conto dell’effettivo fabbisogno di personale, delle esigenze finanziarie dell’ente pubblico non economico, della necessaria pubblicità delle forme di reclutamento, cioè degli interessi pubblici e dei principi consacrati dall’art. 97 Cost.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 – L’elenco delle attività espletabili senza autorizzazione, tassativo per i dipendenti pubblici, anche per il Dirigente scolastico, per cui è obbligatoria la restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale avendo ricoperto l’incarico senza l’autorizzazione dell’amministrazione datrice di lavoro
il 1 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 Dirigente scolastico – Restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale – Incarico non autorizzato dalla amministrazione datrice di lavoro – Elenco delle attività espletabili senza autorizzazione, tassativo – Eccezione – Dipendente pubblico collocato in aspettativa o fuori ruolo Rivelato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12499 – Nel lavoro pubblico contrattualizzato il ricorso alla disciplina di cui all’art. 32, comma 5, della l. n. 183 del 2010, al fine di agevolare l’onere probatorio del danno conseguente all’illegittima reiterazione di rapporti a termine, si giustifica con la necessità di garantire efficacia dissuasiva alla clausola 5 dell’Accordo quadro, allegato alla direttiva 1999/70/CE
il 30 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nel lavoro pubblico contrattualizzato il ricorso alla disciplina di cui all’art. 32, comma 5, della l. n. 183 del 2010, al fine di agevolare l’onere probatorio del danno conseguente all’illegittima reiterazione di rapporti a termine, si giustifica con la necessità di garantire efficacia dissuasiva alla clausola 5 dell’Accordo quadro, allegato alla direttiva 1999/70/CE
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