Il presupposto per l’applicazione di un nuovo contributo unificato non un semplice ampliamento ma “un ampliamento considerevole” dell’oggetto della causa già pendente
Leggi tuttoCommissione Tributaria per la Toscana, sezione 1, sentenza n. 197 depositata il 17 febbraio 2020 – Il presupposto per l’applicazione di un nuovo contributo unificato non un semplice ampliamento ma “un ampliamento considerevole” dell’oggetto della causa già pendente
il 2 Giugno, 2020in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: ATTI IMPOSITIVI, COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTI INDIRETTI
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 28 maggio 2020 – Piano Transizione 4.0: Patuanelli firma il decreto attuativo
il 2 Giugno, 2020in VARIEtags: VARIE
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 28 maggio 2020 Piano Transizione 4.0: Patuanelli firma il decreto attuativo 7 miliardi per gli investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e green Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0 attraverso cui avviare la nuova politica industriale […]
Leggi tuttoMINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 28 maggio 2020 – Comunicato relativo al decreto direttoriale 19 maggio 2020 – Ulteriore elenco di domande di agevolazione finanziabili ai sensi del decreto ministeriale 7 maggio 2019, recante le disposizioni applicative del voucher per consulenza in innovazione
il 2 Giugno, 2020in VARIEtags: VARIE
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Comunicato 28 maggio 2020 Comunicato relativo al decreto direttoriale 19 maggio 2020 – Ulteriore elenco di domande di agevolazione finanziabili ai sensi del decreto ministeriale 7 maggio 2019, recante le disposizioni applicative del voucher per consulenza in innovazione Con decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese 19 maggio […]
Leggi tuttoTRIBUNALE DI MILANO – Ordinanza 20 gennaio 2020, n. 46 – Intervento di riduzione della rivalutazione automatica delle pensioni di elevato importo
il 2 Giugno, 2020in CORTE COSTITUZIONALEtags: CORTE COSTITUZIONALE
TRIBUNALE DI MILANO – Ordinanza 20 gennaio 2020, n. 46 Pensioni – Rivalutazione automatica dei trattamenti per il periodo 2019-2021 – Meccanismo di rivalutazione – Intervento di riduzione della rivalutazione automatica delle pensioni di elevato importo – Trattamenti pensionistici diretti a carico del FPLD, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, delle forme sostitutive, esclusive ed […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 aprile 2020, n. 8359 – Per la liquidazione dell’onorario ex art. 116, D.P.R. n. 115/2002 il difensore deve dimostrare di aver effettuato un vano e non pretestuoso tentativo di recupero non anche provare l’impossidenza dell’assistito, che si risolverebbe in un onere eccessivo per il difensore, non funzionale all’istituto della difesa d’ufficio
il 2 Giugno, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, ORDINI PROFESSIONALI
Per la liquidazione dell’onorario ex art. 116, D.P.R. n. 115/2002 il difensore deve dimostrare di aver effettuato un vano e non pretestuoso tentativo di recupero non anche provare l’impossidenza dell’assistito, che si risolverebbe in un onere eccessivo per il difensore, non funzionale all’istituto della difesa d’ufficio
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 maggio 2020, n. 9800 – Le ritenute fiscali non possono essere detratte dal debito per differenze retributive, giacché la determinazione di esse attiene non al rapporto civilistico tra datore e lavoratore, ma a quello tributario tra contribuente ed Erario, e dovranno essere pagate dal lavoratore soltanto dopo che questi abbia effettivamente percepito delle differenze retributive dovutegli
il 2 Giugno, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Le ritenute fiscali non possono essere detratte dal debito per differenze retributive, giacché la determinazione di esse attiene non al rapporto civilistico tra datore e lavoratore, ma a quello tributario tra contribuente ed Erario, e dovranno essere pagate dal lavoratore soltanto dopo che questi abbia effettivamente percepito delle differenze retributive dovutegli
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 maggio 2020, n. 9778 – La liquidazione equitativa, anche nella sua forma cd. “pura”, consiste in un giudizio di prudente contemperamento dei vari fattori di probabile incidenza sul danno nel caso concreto, sicché, pur nell’esercizio di un potere di carattere discrezionale, il giudice è chiamato a dare conto, in motivazione, del peso specifico attribuito ad ognuno di essi, in modo da rendere evidente il percorso logico seguito nella propria determinazione e consentire il sindacato del rispetto dei principi del danno effettivo e dell’integralità del risarcimento
il 2 Giugno, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La liquidazione equitativa, anche nella sua forma cd. “pura”, consiste in un giudizio di prudente contemperamento dei vari fattori di probabile incidenza sul danno nel caso concreto, sicché, pur nell’esercizio di un potere di carattere discrezionale, il giudice è chiamato a dare conto, in motivazione, del peso specifico attribuito ad ognuno di essi, in modo da rendere evidente il percorso logico seguito nella propria determinazione e consentire il sindacato del rispetto dei principi del danno effettivo e dell’integralità del risarcimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9433 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la presunzione di cui all’art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973, secondo cui sia i prelevamenti sia i versamenti operati sui conti correnti bancari, non annotati contabilmente, vanno imputati ai ricavi conseguiti, nella propria attività, dal contribuente che non ne dimostri l’inclusione nella base imponibile oppure l’estraneità alla produzione del reddito, si riferisce ai soli imprenditori e non anche ai lavoratori autonomi o professionisti intellettuali
il 1 Giugno, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la presunzione di cui all’art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973, secondo cui sia i prelevamenti sia i versamenti operati sui conti correnti bancari, non annotati contabilmente, vanno imputati ai ricavi conseguiti, nella propria attività, dal contribuente che non ne dimostri l’inclusione nella base imponibile oppure l’estraneità alla produzione del reddito, si riferisce ai soli imprenditori e non anche ai lavoratori autonomi o professionisti intellettuali
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