I contratti di portierato con enti previdenziali hanno natura pubblicistica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 febbraio 2020, n. 4197 – I contratti di portierato con enti previdenziali hanno natura pubblicistica
il 23 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 febbraio 2020, n. 3912 – Onere della prova a carico del lavoratore dello stabile inserimento nell’organizzazione produttiva, carattere continuo della prestazione ed effettiva eterodirezione anche in tema di trasporto su strada
il 23 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 febbraio 2020, n. 3912 Trasporto su strada – Riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato – Stabile inserimento del lavoratore nell’organizzazione produttiva, carattere continuo della prestazione ed effettiva eterodirezione anche in tema di trasporto su strada – Onere della prova – Contratto di lavoro a termine con patto di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2020, n. 4101 – Gli sgravi contributivi previsti dall’art. 3, comma 5, legge 23 dicembre 1998, n. 448 hanno lo scopo di favorire lo sviluppo delle imprese operanti nel Mezzogiorno e l’effettiva occupazione di nuovi dipendenti, per cui è condizione per il loro riconoscimento che le aziende operanti in tali territori abbiano realizzato l’effettiva creazione di nuovi posti di lavoro, eccedenti rispetto al personale già occupato nelle stesse attività al 31 dicembre dell’anno precedente
il 23 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
Gli sgravi contributivi previsti dall’art. 3, comma 5, legge 23 dicembre 1998, n. 448 hanno lo scopo di favorire lo sviluppo delle imprese operanti nel Mezzogiorno e l’effettiva occupazione di nuovi dipendenti, per cui è condizione per il loro riconoscimento che le aziende operanti in tali territori abbiano realizzato l’effettiva creazione di nuovi posti di lavoro, eccedenti rispetto al personale già occupato nelle stesse attività al 31 dicembre dell’anno precedente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 17 febbraio 2020, n. 3913 – Alla cessione del trattamento di fine rapporto dei lavoratori pubblici e privati non si applica il limite del quinto in base all’art. 52, comma 2, d.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, come modificato dall’art. 13-bis del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni dalla I. 14 maggio 2005, n. 80
il 21 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Alla cessione del trattamento di fine rapporto dei lavoratori pubblici e privati non si applica il limite del quinto in base all’art. 52, comma 2, d.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, come modificato dall’art. 13-bis del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni dalla I. 14 maggio 2005, n. 80
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 febbraio 2020, n. 3933 – In tema di riscossione di crediti previdenziali, il subentro dell’Agenzia delle Entrate quale nuovo concessionario non determina il mutamento della natura del credito, che resta assoggettato per legge ad una disciplina specifica anche quanto al regime prescrizionale, caratterizzato dal principio di ordine pubblico dell’irrinunciabilità della prescrizione
il 21 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
In tema di riscossione di crediti previdenziali, il subentro dell’Agenzia delle Entrate quale nuovo concessionario non determina il mutamento della natura del credito, che resta assoggettato per legge ad una disciplina specifica anche quanto al regime prescrizionale, caratterizzato dal principio di ordine pubblico dell’irrinunciabilità della prescrizione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 febbraio 2020, n. 3823 – In tema di obbligazioni contributive nei confronti delle gestioni previdenziali ed assistenziali, l’accertamento dell’esistenza, tra le parti, di un contratto di lavoro subordinato in luogo di un lavoro autonomo concretizzi l’ipotesi di “evasione contributiva” di cui all’art. 116, comma 8, lett. b), della l. n. 388 del 2000 e non la meno grave fattispecie di “omissione contributiva” di cui alla lettera a) della medesima norma
il 21 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
In tema di obbligazioni contributive nei confronti delle gestioni previdenziali ed assistenziali, l’accertamento dell’esistenza, tra le parti, di un contratto di lavoro subordinato in luogo di un lavoro autonomo concretizzi l’ipotesi di “evasione contributiva” di cui all’art. 116, comma 8, lett. b), della l. n. 388 del 2000 e non la meno grave fattispecie di “omissione contributiva” di cui alla lettera a) della medesima norma
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2020, n. 3625 – Computo nel TFR del premio di fedeltà previsto dalla contrattazione collettiva aziendale
il 20 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2020, n. 3625 Premio di fedeltà previsto dalla contrattazione collettiva aziendale – Computo nel TFR – Determinazione del trattamento di fine rapporto – Collegamento tra un certo evento correlato al rapporto lavorativo e l’emolumento stesso Rilevato che la Corte territoriale di Venezia, con sentenza pubblicata il 25.3.2015, ha […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 febbraio 2020, n. 3062 – Un eventuale vizio formale della cartella o il mancato rispetto del termine di decadenza previsto ai fini dell’iscrizione a ruolo comporta soltanto l’impossibilità, per l’istituto, di avvalersi del titolo esecutivo, ma non lo fa decadere dal diritto di chiedere l’accertamento in sede giudiziaria dell’esistenza e dell’ammontare del proprio credito
il 20 Febbraio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, RISCOSSIONE
un eventuale vizio formale della cartella o il mancato rispetto del termine di decadenza previsto ai fini dell’iscrizione a ruolo comporta soltanto l’impossibilità, per l’istituto, di avvalersi del titolo esecutivo, ma non lo fa decadere dal diritto di chiedere l’accertamento in sede giudiziaria dell’esistenza e dell’ammontare del proprio credito
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