I dati informatici (files) sono qualificabili cose mobili ai sensi della legge penale e, pertanto, costituisce condotta di appropriazione indebita la sottrazione da un personal computer aziendale, affidato per motivi di lavoro, dei dati informatici ivi collocati, provvedendo successivamente alla cancellazione dei medesimi dati e alla restituzione del computer “formattato”
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 11959 depositata il 10 aprile 2020 – I dati informatici (files) sono qualificabili cose mobili ai sensi della legge penale e, pertanto, costituisce condotta di appropriazione indebita la sottrazione da un personal computer aziendale, affidato per motivi di lavoro, dei dati informatici ivi collocati, provvedendo successivamente alla cancellazione dei medesimi dati e alla restituzione del computer “formattato”
il 15 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 11576 depositata il 7 aprile 2020 – In materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro, l’onere incombente sul pubblico ministero di dimostrare l’avvenuta corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti è assolto con la produzione del modello Dm10, con la conseguenza che grava sull’imputato il compito di provare, in difformità dalla situazione rappresentata nelle denunce retributive inoltrate, l’assenza del materiale esborso delle somme
il 14 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro, l’onere incombente sul pubblico ministero di dimostrare l’avvenuta corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti è assolto con la produzione del modello Dm10, con la conseguenza che grava sull’imputato il compito di provare, in difformità dalla situazione rappresentata nelle denunce retributive inoltrate, l’assenza del materiale esborso delle somme
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 11258 depositata il 2 aprile 2020, n. 11258 – Il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti è escluso solo qualora la forza maggiore postula la individuazione di un fatto imponderabile, imprevisto ed imprevedibile, che esula del tutto dalla condotta dell’agente, sì da rendere ineluttabile il verificarsi dell’evento, non potendo ricollegarsi in alcun modo ad un’azione od omissione cosciente e volontaria dell’agente
il 14 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti è escluso solo qualora la forza maggiore postula la individuazione di un fatto imponderabile, imprevisto ed imprevedibile, che esula del tutto dalla condotta dell’agente, sì da rendere ineluttabile il verificarsi dell’evento, non potendo ricollegarsi in alcun modo ad un’azione od omissione cosciente e volontaria dell’agente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezion penale, sentenza n. 11262 depositata il 1° aprile 2020 – Prescrizione del reato di distruzione scritture contabili obbligatorie
il 11 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
CORTE DI CASSAZIONE, sezion penale, sentenza n. 11262 depositata il 1° aprile 2020 Reati tributari – Distruzione scritture contabili obbligatorie – Condanna – Legale rappresentante della società – Prescrizione del reato Ritenuto in fatto La Corte di appello di Brescia ha, con sentenza del 7 febbraio 2019, confermato la decisione, assunta in data 15 febbraio […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10776 depositato il 30 marzo 2020 – Prescrizione del reato e proscioglimento nel merito dell’imputato – Evidenzia assoluta dell’assenza della prova di colpevolezza, ovvero prova positiva della sua innocenza
il 8 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10776 depositato il 30 marzo 2020 Infortunio sul lavoro – Procuratore speciale con delega in materia di sicurezza – Messa a disposizione dei dipendenti di attrezzature non conformi ai requisiti di legge – Macchinario cui era addetto l’infortunato, aventi parti pericolose e non protette, del tutto accessibili – […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 11277 depositata il 2 aprile 2020 – Legittimo il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per le rimesse bancarie operate successivamente alle predette scadenze tributarie
il 7 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Legittimo il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per le rimesse bancarie operate successivamente alle predette scadenze tributarie
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10874 depositata il 30 marzo 2020 – In tema di misure cautelari personali, il giudizio di legittimità relativo alla verifica di sussistenza o meno dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari deve riscontrare, nei limiti della devoluzione, la violazione di specifiche norme di legge o la mancanza o manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato
il 7 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
In tema di misure cautelari personali, il giudizio di legittimità relativo alla verifica di sussistenza o meno dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari deve riscontrare, nei limiti della devoluzione, la violazione di specifiche norme di legge o la mancanza o manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10664 depositata il 27 marzo 2020 – L’errore sulla legittima aspettativa che non si verifichino condotte imprudenti dei lavoratori non è invocabile da parte del datore di lavoro, il quale, per la sua posizione di garanzia, risponde dell’infortunio, sia a titolo di colpa diretta, per non aver negligentemente impedito l’evento lesivo ed eliminato le condizioni di rischio, che a titolo di colpa indiretta, per aver erroneamente invocato a sua discriminante la responsabilità altrui qualora le misure di prevenzione siano state inadeguate
il 7 Aprile, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
L’errore sulla legittima aspettativa che non si verifichino condotte imprudenti dei lavoratori non è invocabile da parte del datore di lavoro, il quale, per la sua posizione di garanzia, risponde dell’infortunio, sia a titolo di colpa diretta, per non aver negligentemente impedito l’evento lesivo ed eliminato le condizioni di rischio, che a titolo di colpa indiretta, per aver erroneamente invocato a sua discriminante la responsabilità altrui qualora le misure di prevenzione siano state inadeguate
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La prova rigorosa del pagamento della retribuzione spetta al datore di lavoro, i…
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La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 3466 depositata i…