in tema di imposta di registro ed INVIM, anche a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 7 della legge 27 luglio 2000, n. 212, che ha esteso alla materia tributaria i principi di cui all’art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento deve ritenersi adempiuto mediante l’enunciazione del criterio astratto in base al quale è stato rilevato il maggior valore, con le specificazioni che si rendano in concreto necessarie per consentire al contribuente l’esercizio del diritto di difesa e per delimitare l’ambito delle ragioni deducibili nell’eventuale successiva fase contenziosa, restando riservati a quest’ultima fase l’onere dell’Ufficio di fornire la prova della sussistenza in concreto dei presupposti per l’applicazione del criterio prescelto, e la possibilità per il contribuente di contrapporre altri elementi sulla base del medesimo criterio o di altri parametri
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 febbraio 2019, n. 3741 – L’atto deve enunciare dunque i criteri astratti in base ai quali è stato determinato il maggior valore, ma non anche gli elementi di fatto utilizzati per l’applicazione di essi, in quanto il contribuente, presa conoscenza del criterio di valutazione adottato, è in condizione di contestare e documentare l’infondatezza della pretesa erariale, fermo restando l’onere della prova gravante sull’Amministrazione
il 12 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 febbraio 2019, n. 3737 – Con il ricorso per cassazione la parte non può rimettere in discussione, proponendo una propria diversa interpretazione, la valutazione delle risultanze processuali e la ricostruzione della fattispecie operate dai giudici del merito poiché la revisione degli accertamenti di fatto compiuti da questi ultimi è preclusa in sede di legittimità
il 12 Febbraio, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
la deduzione di un vizio di motivazione della sentenza impugnata con ricorso per cassazione conferisce al giudice di legittimità, non il potere di riesaminare il merito della intera vicenda processuale sottoposta al suo vaglio, ma la sola facoltà di controllo, sotto il profilo della correttezza giuridica e della coerenza logico – formale, delle argomentazioni svolte dal giudice del merito, al quale spetta, in via esclusiva, il compito di individuare le fonti del proprio convincimento, di assumere e valutare le prove, di controllarne l’attendibilità e la concludenza, di scegliere, tra le complessive risultanze del processo, quelle ritenute maggiormente idonee a dimostrare la veridicità dei fatti ad esse sottesi, dando così liberamente prevalenza all’uno o all’altro dei mezzi di prova acquisiti, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge. Ne consegue che il preteso vizio di motivazione, sotto il profilo della omissione, insufficienza, contraddittorietà della medesima, può legittimamente dirsi sussistente solo quando, nel ragionamento del giudice di merito, sia rinvenibile traccia evidente del mancato (o insufficiente) esame di punti decisivi della controversia, prospettati dalle parti o rilevabili di ufficio, ovvero quando esista insanabile contrasto tra le argomentazioni complessivamente adottate, tale da non consentire l’identificazione del procedimento logico – giuridico posto a base della decisione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 febbraio 2019, n. 3400 – Il corrispettivo di cessione di studio professionale concorre alla formazione del reddito di lavoro autonomo professionale per la sola parte inerente alla cessione della clientela
il 11 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
Un regime di tassazione specifico per i corrispettivi di tali cessioni è stato introdotto solo dall’art. 36, comma 29, del d.l. n. 223 del 2006, che, nell’inserire il comma 1-quater, all’art. 54 del Testo Unico delle imposte sui redditi, di cui al d.P.R. n. 917 del 1986, norma che disciplina il reddito da lavoro autonomo, ha previsto espressamente che “concorrono a formare il reddito (di lavoro autonomo) i corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali comunque riferibili all’attività artistica o professionale”.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 febbraio 2019, n. 3604 – Decadenza della sanatoria, ex art. 12 legge 289/2002, per omesso versamento della rata a saldo
il 11 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, PROCEDURE DEFLATTIVE
La sanatoria pertanto è condizionata all’integrale pagamento dell’importo dovuto, tal che l’omesso o il ritardato versamento delle rate successive alla prima escludono la definizione della lite pendente e determinano la decadenza dalla sanatoria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 febbraio 2019, n. 3614 – IRES – Assegnazione del pacchetto azionario di una società partecipata e successiva cessione “infragruppo” ad un prezzo minore – Vizio di motivazione della sentenza
il 11 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, ELUSIONE, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 febbraio 2019, n. 3614 Tributi – IRES – Assegnazione del pacchetto azionario di una società partecipata e successiva cessione “infragruppo” ad un prezzo minore – Minusvalenza – Configurazione di operazione elusiva – Difetto di motivazione della sentenza – Nullità Fatti di causa L’Agenzia delle Entrate notificava alla W. K. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 febbraio 2019, n. 3450 – In tema di ICI, la sentenza che abbia deciso con efficacia di giudicato relativamente ad alcune annualità fa stato con riferimento anche ad annualità diverse, in relazione a quei fatti che appaiano elementi costitutivi della fattispecie a carattere tendenzialmente permanente ma non con riferimento ad elementi variabili
il 11 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, tributi locali
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 febbraio 2019, n. 3450 Tributi – ICI – Terreno di pertinenza del fabbricato adibito ad abitazione principale – Esclusione – Separata iscrizione nel catasto terreni – Mancata indicazione nella dichiarazione ICI – Eccezione del vincolo di pertinenzialità in sede contenziosa – Inammissibile 1. Ritenuto che La controversia concerne l’impugnazione […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 febbraio 2019, n. 3636 – Nell’ipotesi in cui il ricorrente per cassazione non alleghi che la sentenza impugnata gli è stata notificata, la Corte di cassazione deve ritenere che lo stesso ricorrente abbia esercitato il diritto di impugnazione entro il c.d. termine lungo di cui all’art. 327 cod. proc. civ., procedendo all’accertamento della sua osservanza
il 10 Febbraio, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 febbraio 2019, n. 3636 Tributi – IRPEF – Rimborso – Ritenute su pensione integrativa – Applicazione dell’imponibile ridotto – Legittimità. – Contenzioso tributario – Ricorso in cassazione – Inosservanza del termine ad impugnare – Inammissibilità del ricorso Rilevato che 1. Il sig. G.L., ex dipendente del Consorzio Autonomo del […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 febbraio 2019, n. 3632 – Natura non reddituale dell’indennità di risarcimento danno per perdita di chances
il 10 Febbraio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI, TUIR
in tema di imposte sui redditi, in base all’art. 6, comma 2, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (nel testo applicabile “ratione temporis”), le somme percepite dal contribuente a titolo risarcitorio sono soggette a imposizione soltanto se, e nei limiti in cui, risultino destinate a reintegrare un danno concretatosi nella mancata percezione di redditi, mentre non costituiscono reddito imponibile nell’ipotesi in cui esse tendano a riparare un pregiudizio di natura diversa
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