Per fruire dell’agevolazione della prima casa di cui godevano i genitori bisogna indicare il coniuge superstite fra i successori, e/o presentare dichiarazione correttiva
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 settembre 2020, n. 20132 – Per fruire dell’agevolazione della prima casa di cui godevano i genitori bisogna indicare il coniuge superstite fra i successori, e/o presentare dichiarazione correttiva
il 28 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: agevolazioni fiscali, cassazione tributi, processo tributario, TRIBUTI INDIRETTI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 settembre 2020, n. 20068 – La tenuta della contabilità in maniera formalmente regolare non è di ostacolo alla rettifica delle dichiarazioni fiscali e, in presenza di un comportamento assolutamente contrario ai canoni dell’economia, che il contribuente non spieghi in alcun modo, è legittimo l’ accertamento su base presuntiva, ed il giudice di merito, per poter annullare l’accertamento, deve specificare, con argomenti validi, le ragioni per le quali ritiene che l’antiecononnicità del comportamento del contribuente non sia sintomatico di possibili violazioni di disposizioni tributarie
il 28 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
La tenuta della contabilità in maniera formalmente regolare non è di ostacolo alla rettifica delle dichiarazioni fiscali e, in presenza di un comportamento assolutamente contrario ai canoni dell’economia, che il contribuente non spieghi in alcun modo, è legittimo l’ accertamento su base presuntiva, ed il giudice di merito, per poter annullare l’accertamento, deve specificare, con argomenti validi, le ragioni per le quali ritiene che l’antiecononnicità del comportamento del contribuente non sia sintomatico di possibili violazioni di disposizioni tributarie
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 settembre 2020, n. 20064 – Il diritto di detrazione dell’IVA non può essere negato nel giudizio d’impugnazione della cartella emessa dal fisco a seguito di controllo formale automatizzato, laddove, pur non avendo il contribuente presentato la dichiarazione annuale per il periodo di maturazione, sia dimostrato in concreto – ovvero non controverso – che si tratti di acquisti fatti da un soggetto passivo d’imposta, assoggettati a iva e finalizzati a operazioni imponibili
il 28 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA
Il diritto di detrazione dell’IVA non può essere negato nel giudizio d’impugnazione della cartella emessa dal fisco a seguito di controllo formale automatizzato, laddove, pur non avendo il contribuente presentato la dichiarazione annuale per il periodo di maturazione, sia dimostrato in concreto – ovvero non controverso – che si tratti di acquisti fatti da un soggetto passivo d’imposta, assoggettati a iva e finalizzati a operazioni imponibili
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 settembre 2020, n. 20052 – La rinuncia al finanziamento da parte di un socio non genera una ripresa reddituale, ma ha solo evidenza patrimoniale, atteso che la liberazione della società dall’obbligo di restituzione del finanziamento per effetto di rinuncia del socio a tale credito produce per la società lo stesso effetto dell’apporto di capitale
il 27 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
La rinuncia al finanziamento da parte di un socio non genera una ripresa reddituale, ma ha solo evidenza patrimoniale, atteso che la liberazione della società dall’obbligo di restituzione del finanziamento per effetto di rinuncia del socio a tale credito produce per la società lo stesso effetto dell’apporto di capitale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 settembre 2020, n. 19773 – Illegittimità costituzionale delle presunzione di ricavi non dichiarati ex art. 32 del D.P.R. n. 600 del 1973 per i professionisti
il 27 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 settembre 2020, n. 19773 Tributi – Professionista – Accertamento basato su prelievi dai conti correnti – Presunzione di ricavi non dichiarati ex art. 32 del D.P.R. n. 600 del 1973 – Illegittimità costituzionale – Sentenza della Corte Costituzionale n. 228 del 2014. – Contenzioso tributario – Appello – Sentenza […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 settembre 2020, n. 19931 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’operatività del divieto di doppia imposizione, previsto dall’art. 67 del d.P.R. n. 600 del 1973, postula la reiterata applicazione della medesima imposta in dipendenza dello stesso presupposto
il 27 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, l’operatività del divieto di doppia imposizione, previsto dall’art. 67 del d.P.R. n. 600 del 1973, postula la reiterata applicazione della medesima imposta in dipendenza dello stesso presupposto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 settembre 2020, n. 19930 – In tema di i.v.a., qualora un bene immobile sia ceduto dietro l’assunzione dell’obbligo di eseguire una prestazione di un servizio l’operazione va qualificata quale permuta e il ricevimento da parte del cedente di tale prestazione costituisce pagamento del corrispettivo ed è in tale momento che la cessione si considera effettuata
il 27 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA
In tema di i.v.a., qualora un bene immobile sia ceduto dietro l’assunzione dell’obbligo di eseguire una prestazione di un servizio l’operazione va qualificata quale permuta e il ricevimento da parte del cedente di tale prestazione costituisce pagamento del corrispettivo ed è in tale momento che la cessione si considera effettuata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 settembre 2020, n. 19787 – La proposizione, con il ricorso per cassazione, di censure prive di specifiche attinenze al decisum della sentenza impugnata è assimilabile alla mancata enunciazione dei motivi richiesti dall’art. 366 n. 4, c.p.c., con conseguente inammissibilità del ricorso, rilevabile anche d’ufficio
il 27 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La proposizione, con il ricorso per cassazione, di censure prive di specifiche attinenze al decisum della sentenza impugnata è assimilabile alla mancata enunciazione dei motivi richiesti dall’art. 366 n. 4, c.p.c., con conseguente inammissibilità del ricorso, rilevabile anche d’ufficio
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