CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31643 Tributi – Dipendente pubblico – Accertamento esercizio di ulteriore attività di procacciatore d’affari immobiliare – Attribuzione d’ufficio di partita IVA – Verifica bancaria su conto corrente cointestato col coniuge – Attribuzione versamenti – Condizioni Rilevato che 1. L’Agenzia delle Entrate, a seguito di processo verbale […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31643 – Accertamento di esercizio di attività di impresa ed attribuzione d’ufficio di partita IVA – Verifica bancaria su conto corrente cointestato col coniuge
il 9 Dicembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31614 – In tema di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, sussiste incertezza normativa oggettiva, causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria quando è ravvisabile una condizione di inevitabile incertezza su contenuto, oggetto e destinatari della norma tributaria
il 9 Dicembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, sussiste incertezza normativa oggettiva, causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria quando è ravvisabile una condizione di inevitabile incertezza su contenuto, oggetto e destinatari della norma tributaria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31611 – Sussiste la responsabilità in solido per il pagamento dell’IVA all’importazione tra l’importatore ed il suo rappresentante indiretto, che presenti la dichiarazione in dogana
il 9 Dicembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA
Sussiste la responsabilità in solido per il pagamento dell’IVA all’importazione tra l’importatore ed il suo rappresentante indiretto, che presenti la dichiarazione in dogana
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2019, n. 31593 – Per il contributi di bonifica la concreta verifica, in caso di contestazione, dell’esistenza di un beneficio effettivo goduto dai singoli contribuenti in ordine agli immobili di loro proprietà la prova circa l’oggettivo riscontro del beneficio in parola non può che incombere all’ente impositore, salvo vi sia un piano di classifica, approvato dalla competente autorità, recante i criteri di riparto della contribuenza degli immobili compresi sia nel perimetro consortile, sia nel comprensorio di bonifica
il 9 Dicembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
Per il contributi di bonifica la concreta verifica, in caso di contestazione, dell’esistenza di un beneficio effettivo goduto dai singoli contribuenti in ordine agli immobili di loro proprietà la prova circa l’oggettivo riscontro del beneficio in parola non può che incombere all’ente impositore, salvo vi sia un piano di classifica, approvato dalla competente autorità, recante i criteri di riparto della contribuenza degli immobili compresi sia nel perimetro consortile, sia nel comprensorio di bonifica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 dicembre 2019, n. 31835 – In tema di licenziamenti collettivi, è stato affermato che l’art. 4 co. 9 della legge n. 223 del 1991, secondo cui il datore di lavoro deve dare una “puntuale indicazione” dei criteri di scelta e delle modalità applicative, impone oltre alla individuazione dei criteri con cui selezionare il personale, anche la specificazione del concreto modo di operare degli stessi, in modo che il lavoratore possa comprendere perché lui, e non altri, sia stato destinatario del collocamento in mobilità o del licenziamento collettivo
il 9 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. civile, licenziamenti
In tema di licenziamenti collettivi, è stato affermato che l’art. 4 co. 9 della legge n. 223 del 1991, secondo cui il datore di lavoro deve dare una “puntuale indicazione” dei criteri di scelta e delle modalità applicative, impone oltre alla individuazione dei criteri con cui selezionare il personale, anche la specificazione del concreto modo di operare degli stessi, in modo che il lavoratore possa comprendere perché lui, e non altri, sia stato destinatario del collocamento in mobilità o del licenziamento collettivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 dicembre 2019, n. 31532 – L’accertamento della violazione del principio della tempestività della contestazione disciplinare, spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato, e rileva l’avvenuta conoscenza da parte del datore di lavoro della situazione contestata e non l’astratta percettibilità o conoscibilità dei fatti stessi
il 9 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
L’accertamento della violazione del principio della tempestività della contestazione disciplinare, spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato, e rileva l’avvenuta conoscenza da parte del datore di lavoro della situazione contestata e non l’astratta percettibilità o conoscibilità dei fatti stessi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 dicembre 2019, n. 31523 – Nei licenziamento collettivo il limite del controllo giudiziale è circoscritto alla verifica dell’effettività e della ragionevolezza della riduzione del personale
il 9 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Nei licenziamento collettivo il limite del controllo giudiziale è circoscritto alla verifica dell’effettività e della ragionevolezza della riduzione del personale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 dicembre 2019, n. 31519 – Il collegamento economico – funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non è di per sé sufficiente a far ritenere che gli obblighi inerenti ad un rapporto di lavoro subordinato, formalmente intercorso fra un lavoratore ed una di esse, si debbano estendere anche all’altra, a meno che non sussista una situazione che consenta di ravvisare – un unico centro di imputazione del rapporto di lavoro
il 9 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, licenziamenti
il collegamento economico – funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non è di per sé sufficiente a far ritenere che gli obblighi inerenti ad un rapporto di lavoro subordinato, formalmente intercorso fra un lavoratore ed una di esse, si debbano estendere anche all’altra, a meno che non sussista una situazione che consenta di ravvisare – un unico centro di imputazione del rapporto di lavoro
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