La notifica della cartella, disciplinata dall’art. 25 del DPR 602/73, è atto di esercizio del diritto di credito, idoneo ad interrompere il decorso del termine prescrizionale: dal momento della notifica della cartella, il termine di prescrizione riprende a decorrere
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 marzo 2021, n. 6499 – La notifica della cartella, disciplinata dall’art. 25 del DPR 602/73, è atto di esercizio del diritto di credito, idoneo ad interrompere il decorso del termine prescrizionale: dal momento della notifica della cartella, il termine di prescrizione riprende a decorrere
il 25 Marzo, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 marzo 2021, n. 8339 – E’ inammissibile il ricorso per cassazione con cui si deduca, apparentemente, una violazione di norme di legge mirando, in realtà, alla rivalutazione dei fatti operata dal giudice di merito, così da realizzare una surrettizia trasformazione del giudizio di legittimità in un nuovo, non consentito, terzo grado di merito
il 25 Marzo, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
E’ inammissibile il ricorso per cassazione con cui si deduca, apparentemente, una violazione di norme di legge mirando, in realtà, alla rivalutazione dei fatti operata dal giudice di merito, così da realizzare una surrettizia trasformazione del giudizio di legittimità in un nuovo, non consentito, terzo grado di merito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 marzo 2021, n. 8155 – La rinunzia al ricorso per cassazione infatti non richiede l’accettazione della controparte per essere produttiva di effetti processuali e, inoltre, determinando il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, comporta il venir meno dell’interesse a contrastare l’impugnazione
il 25 Marzo, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La rinunzia al ricorso per cassazione infatti non richiede l’accettazione della controparte per essere produttiva di effetti processuali e, inoltre, determinando il passaggio in giudicato della sentenza impugnata, comporta il venir meno dell’interesse a contrastare l’impugnazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 marzo 2021, n. 8031 – In tema di imposte sui redditi da lavoro dipendente, le somme percepite dal contribuente a titolo risarcitorio sono soggette a tassazione solo se, ed entro i limiti in cui, siano volte a reintegrare un danno concretatosi nella mancata percezione di redditi (cd. lucro cessante), mentre non sono assoggettabili a tassazione quelle intese a riparare un pregiudizio di natura diversa (cd. danno emergente)
il 25 Marzo, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
In tema di imposte sui redditi da lavoro dipendente, le somme percepite dal contribuente a titolo risarcitorio sono soggette a tassazione solo se, ed entro i limiti in cui, siano volte a reintegrare un danno concretatosi nella mancata percezione di redditi (cd. lucro cessante), mentre non sono assoggettabili a tassazione quelle intese a riparare un pregiudizio di natura diversa (cd. danno emergente)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2021, n. 7760 – In materia previdenziale, la prescrizione dei contributi dovuti alla gestione separata decorre dal momento in cui scadono i termini per il pagamento dei predetti contributi e non dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi ad opera del titolare della posizione assicurativa, in quanto la dichiarazione in questione, quale esternazione di scienza, non costituisce presupposto del credito contributiv
il 25 Marzo, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
In materia previdenziale, la prescrizione dei contributi dovuti alla gestione separata decorre dal momento in cui scadono i termini per il pagamento dei predetti contributi e non dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi ad opera del titolare della posizione assicurativa, in quanto la dichiarazione in questione, quale esternazione di scienza, non costituisce presupposto del credito contributiv
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2021, n. 7679 – In tema di ricorso per cassazione, l’onere di specificità dei motivi impone al ricorrente che denunci il vizio di cui all’art. 360, comma 1, n. 3), cod. proc. civ., a pena d’inammissibilità della censura, di indicare le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata, che è tenuto espressamente a richiamare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo
il 25 Marzo, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di ricorso per cassazione, l’onere di specificità dei motivi impone al ricorrente che denunci il vizio di cui all’art. 360, comma 1, n. 3), cod. proc. civ., a pena d’inammissibilità della censura, di indicare le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata, che è tenuto espressamente a richiamare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 marzo 2021, n. 7220 – Anche per i contratti a tempo determinato, deve, invero, intendersi differita al gennaio 2012 l’operatività del sistema delle decadenze previsto dalla L. n. 183 del 2010, art. 32
il 25 Marzo, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Anche per i contratti a tempo determinato, deve, invero, intendersi differita al gennaio 2012 l’operatività del sistema delle decadenze previsto dalla L. n. 183 del 2010, art. 32
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 marzo 2021, n. 6719 – Quando viene dedotto un error in procedendo l’esercizio del potere/dovere di esame diretto degli atti è subordinato al rispetto delle regole di ammissibilità e di procedibilità stabilite dal codice di rito, in nulla derogate dall’estensione ai profili di fatto del potere cognitivo del giudice di legittimità
il 25 Marzo, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Quando viene dedotto un error in procedendo l’esercizio del potere/dovere di esame diretto degli atti è subordinato al rispetto delle regole di ammissibilità e di procedibilità stabilite dal codice di rito, in nulla derogate dall’estensione ai profili di fatto del potere cognitivo del giudice di legittimità
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