Nessuna deroga all’ordinaria obbligatorietà del versamento dei contributi previdenziali può discendere dalla origine di tali soggetti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 settembre 2020, n. 19241 – Nessuna deroga all’ordinaria obbligatorietà del versamento dei contributi previdenziali può discendere dalla origine di tali soggetti
il 20 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 settembre 2020, n. 19236 – In materia di tutela previdenziale dei lavoratori esposti ad amianto, il beneficio della rivalutazione contributiva della posizione assicurativa di cui all’art. 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, è autonomo rispetto al diritto alla pensione e può essere fatto valere a prescindere dall’avvenuto pensionamento, traducendosi in una modalità più favorevole di calcolo della contribuzione per la determinazione della pensione medesima
il 20 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In materia di tutela previdenziale dei lavoratori esposti ad amianto, il beneficio della rivalutazione contributiva della posizione assicurativa di cui all’art. 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257, è autonomo rispetto al diritto alla pensione e può essere fatto valere a prescindere dall’avvenuto pensionamento, traducendosi in una modalità più favorevole di calcolo della contribuzione per la determinazione della pensione medesima
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 settembre 2020, n. 19243 – Il ricorso per cassazione, proposto ai sensi dell’art. 360, primo comma, nn. 3 e 4, cod. proc. civ., è inammissibile ove dalla sua lettura non sia possibile desumere una sufficiente conoscenza del “fatto”, sostanziale e processuale, al fine di comprendere il significato e la portata delle critiche rivolte alla sentenza impugnata
il 20 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il ricorso per cassazione, proposto ai sensi dell’art. 360, primo comma, nn. 3 e 4, cod. proc. civ., è inammissibile ove dalla sua lettura non sia possibile desumere una sufficiente conoscenza del “fatto”, sostanziale e processuale, al fine di comprendere il significato e la portata delle critiche rivolte alla sentenza impugnata
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 26084 depositata il 16 settembre 2020 – Per la configurabilità del reato di omessa dichiarazione ex art. 5 d.lgs. n. 74 del 2000 e succ. mod., è soltanto necessario che l’imposta evasa, con riferimento a taluna delle singole imposte considerate, sia superiore a 50.000 Euro e ciò comporta che la valutazione sul superamento della soglia di punibilità rileva in via alternativa, nel senso che è sufficiente, affinché il reato sia integrato, il superamento della soglia di punibilità anche di una sola delle imposte rientranti nell’ambito di operatività della fattispecie incriminatrice, e che detta valutazione di superamento della soglia deve essere operata in maniera specifica, non potendosi sommare, ai fini della determinazione dell’imposta evasa, le imposte sui redditi e quelle sull’Iva
il 20 Settembre, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Per la configurabilità del reato di omessa dichiarazione ex art. 5 d.lgs. n. 74 del 2000 e succ. mod., è soltanto necessario che l’imposta evasa, con riferimento a taluna delle singole imposte considerate, sia superiore a 50.000 Euro e ciò comporta che la valutazione sul superamento della soglia di punibilità rileva in via alternativa, nel senso che è sufficiente, affinché il reato sia integrato, il superamento della soglia di punibilità anche di una sola delle imposte rientranti nell’ambito di operatività della fattispecie incriminatrice, e che detta valutazione di superamento della soglia deve essere operata in maniera specifica, non potendosi sommare, ai fini della determinazione dell’imposta evasa, le imposte sui redditi e quelle sull’Iva
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 settembre 2020, n. 19246 – Per il periodo successivo al 1° luglio 1997, in forza dell’art. 3, comma 22, del d. Igs. n. 164 del 1997, la regola del cumulo tra pensione erogata dal Fondo Volo e la retribuzione da lavoro dipendente è quella vigente per l’assicurazione generale obbligatoria, per cui si deve individuare se la pensione in godimento sia di anzianità o di vecchiaia alla luce della legge vigente al momento del pensionamento
il 19 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
Per il periodo successivo al 1° luglio 1997, in forza dell’art. 3, comma 22, del d. Igs. n. 164 del 1997, la regola del cumulo tra pensione erogata dal Fondo Volo e la retribuzione da lavoro dipendente è quella vigente per l’assicurazione generale obbligatoria, per cui si deve individuare se la pensione in godimento sia di anzianità o di vecchiaia alla luce della legge vigente al momento del pensionamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2020, n. 19059 – La clausola del contratto di appalto, in virtù della quale un Consorzio si sia impegnato nei confronti del committente ad assicurare non solo la prestazione contrattuale attraverso le cooperative associate, ma si sia specificamente impegnato ad assicurare al personale dipendente adibito alle attività oggetto del contratto le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultante dai contratti nazionali di lavoro applicabili non può che riguardare i dipendenti delle consorziate esecutrici dell’appalto
il 19 Settembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La clausola del contratto di appalto, in virtù della quale un Consorzio si sia impegnato nei confronti del committente ad assicurare non solo la prestazione contrattuale attraverso le cooperative associate, ma si sia specificamente impegnato ad assicurare al personale dipendente adibito alle attività oggetto del contratto le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultante dai contratti nazionali di lavoro applicabili non può che riguardare i dipendenti delle consorziate esecutrici dell’appalto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 settembre 2020, n. 19245 – In tema di ricorso per cassazione, l’indicazione delle norme di legge che si assumono violate non costituisce requisito autonomo ed imprescindibile del ricorso, ma è solo funzionale a chiarirne il contenuto e a identificare i limiti della censura formulata, sicché la relativa omissione può comportare l’inammissibilità della singola doglianza solo se gli argomenti addotti dal ricorrente non consentano di individuare le norme e i principi di diritto asseritamente trasgrediti, precludendo la delimitazione delle questioni sollevate
il 19 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di ricorso per cassazione, l’indicazione delle norme di legge che si assumono violate non costituisce requisito autonomo ed imprescindibile del ricorso, ma è solo funzionale a chiarirne il contenuto e a identificare i limiti della censura formulata, sicché la relativa omissione può comportare l’inammissibilità della singola doglianza solo se gli argomenti addotti dal ricorrente non consentano di individuare le norme e i principi di diritto asseritamente trasgrediti, precludendo la delimitazione delle questioni sollevate
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 settembre 2020, n. 19072 – Ove la formazione di una parte dell’indennità di buonuscita venga alimentata con contributi interamente ed esclusivamente a carico del dipendente tale parte dell’indennità non va sottratta all’imposizione fiscale ordinaria posto che, in tal caso, la funzione di detto versamento consegue essenzialmente il riconoscimento normativo del beneficio della valutazione di periodi altrimenti non valutabili
il 19 Settembre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
Ove la formazione di una parte dell’indennità di buonuscita venga alimentata con contributi interamente ed esclusivamente a carico del dipendente tale parte dell’indennità non va sottratta all’imposizione fiscale ordinaria posto che, in tal caso, la funzione di detto versamento consegue essenzialmente il riconoscimento normativo del beneficio della valutazione di periodi altrimenti non valutabili
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