Con il nuovo Codice sugli appalti non vi sono più i presupposti per ricorrere al soccorso istruttorio in caso di mancata indicazione degli oneri di cui all’articolo 95, comma 10
Leggi tuttoConsiglio di Stato sezione V sentenza n. 815 depositata il 7 febbraio 2018 – Con il nuovo Codice sugli appalti non vi sono più i presupposti per ricorrere al soccorso istruttorio in caso di mancata indicazione degli oneri di cui all’articolo 95, comma 10
il 20 Ottobre, 2018in APPALTI, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: GARE di APPALTO, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria sezione I sentenza n. 338 depositata il 7 febbraio 2018 – Le offerte di gara, intese come atto negoziale, sono suscettibili di essere interpretate alla ricerca dell’effettiva volontà del dichiarante, con la conseguenza che tale attività interpretativa può consistere anche nella individuazione e nella rettifica di eventuali errori di scritturazione e di calcolo
il 20 Ottobre, 2018in APPALTI, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: GARE di APPALTO, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
le offerte di gara, intese come atto negoziale, sono suscettibili di essere interpretate alla ricerca dell’effettiva volontà del dichiarante, con la conseguenza che tale attività interpretativa può consistere anche nella individuazione e nella rettifica di eventuali errori di scritturazione e di calcolo e a condizione che alla rettifica si possa pervenire con ragionevole certezza, e, comunque, senza attingere a fonti di conoscenza estranee all’offerta medesima né a dichiarazioni integrative o rettificative dell’offerente, che non sono ammesse
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 ottobre 2018, n. 25781 – E’ illegittimo poiché non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali
il 19 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorché da questi ultimi non siano evincibili gli elementi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 ottobre 2018, n. 25766 – Nell’avviso di riclassamento l’Agenzia competente deve specificare se il mutamento è dovuto a una risistemazione dei parametri relativi alla microzona in cui si colloca l’unità immobiliare e, nel caso, indicare l’atto con cui si è provveduto alla revisione dei parametri relativi alla microzona, a seguito di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano
il 19 Ottobre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
in tema di estimo catastale, qualora il nuovo classamento sia stato adottato ai sensi dell’art. 1, comma 335, della legge n. 311/2004, nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona in cui l’immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale in tale microzona rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al suddetto rapporto e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorchè da questi ultimi non siano evincibili gli elementi (come la qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata, le caratteristiche edilizie del fabbricato) che, in concreto, hanno inciso sul diverso classamento” e ciò al duplice fine di consentire, da un lato, al contribuente di individuare agevolmente il presupposto dell’operata riclassificazione ed approntare le consequenziali difese, e, dall’altro, per delimitare, in riferimento a dette ragioni, l’oggetto dell’eventuale successivo contenzioso, essendo precluso all’Ufficio di addurre, in giudizio, cause diverse rispetto a quelle enunciate nell’atto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26034 – Interruzione attraverso la notificazione del verbale di accertamento
il 19 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26034 Recure Inps di sgravi contributivi – Termine decennale di prescrizione – Interruzione attraverso la notificazione del verbale di accertamento Rilevato che la Corte d’Appello dell’Aquila, accogliendo il gravame avverso la pronuncia del Tribunale di Chieti, ha respinto, per quanto qui interessa, con sentenza n. 33/2013, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 ottobre 2018, n. 26026 – No all’iscrizione nella gestione commercianti se l’attività è di natura puramente gestionale e non di lavoro commerciale
il 19 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
No all’iscrizione nella gestione commercianti se l’attività è di natura puramente gestionale e non di lavoro commerciale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2018, n. 25872 – Licenziamento illegittimo e configurabilità del mobbing – L’omesso esame di elementi istruttori non integra di per sè vizio di omesso esame di un fatto decisivo
il 19 Ottobre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento illegittimo e configurabilità del mobbing – L’omesso esame di elementi istruttori non integra di per sè vizio di omesso esame di un fatto decisivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2018, n. 25871 – Nel ricorso in cassazione la rinuncia al ricorso è produttiva di effetti a prescindere dalla accettazione delle altre parti
il 19 Ottobre, 2018in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’atto di rinuncia è notificato alle parti costituite o comunicato agli avvocati delle stesse che vi appongono il visto. Nel giudizio di cassazione, diversamente da quanto previsto dall’art. 306 cpc, la rinuncia al ricorso è produttiva di effetti a prescindere dalla accettazione delle altre parti, che non è richiesta dall’art. 390 cpc. La rinuncia al ricorso per cassazione, essendo atto unilaterale recettizio, produce quindi l’estinzione del processo, senza che occorra l’accettazione, perché determina il passaggio in giudicato della sentenza impugnata e comporta il conseguente venir meno dell’interesse a contrastare l’impugnazione
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