In tema di interposizione nelle prestazioni di lavoro, non è sufficiente, ai fini della configurabilità di un appalto fraudolento, la circostanza che il personale dell’appaltante impartisca disposizioni agli ausiliari dell’appaltatore, occorrendo verificare se esse siano riconducibili al potere direttivo del datore di lavoro, in quanto inerenti a concrete modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, oppure al solo risultato di tali prestazioni, il quale può formare oggetto di un genuino contratto di appalto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 maggio 2021, n. 12413 – In tema di interposizione nelle prestazioni di lavoro, non è sufficiente, ai fini della configurabilità di un appalto fraudolento, la circostanza che il personale dell’appaltante impartisca disposizioni agli ausiliari dell’appaltatore, occorrendo verificare se esse siano riconducibili al potere direttivo del datore di lavoro, in quanto inerenti a concrete modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, oppure al solo risultato di tali prestazioni, il quale può formare oggetto di un genuino contratto di appalto
il 18 Maggio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 maggio 2021, n. 13087 – L’opposizione avverso l’ordinanza ingiunzione emessa dall’Agenzia delle entrate a carico del privato che abbia conferito un incarico retribuito a un dipendente pubblico in violazione dell’art. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella del giudice tributario
il 18 Maggio, 2021in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
L’opposizione avverso l’ordinanza ingiunzione emessa dall’Agenzia delle entrate a carico del privato che abbia conferito un incarico retribuito a un dipendente pubblico in violazione dell’art. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001 rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella del giudice tributario
Leggi tuttoCorte di Cassazione, ordinanza n. 25980 depositata il 17 ottobre 2018 – E’ esclusa l’estensione della responsabilità all’amministratore cessato – che è in ogni caso per fatto proprio, anche quando consista in omessa vigilanza (culpa in vigilando) – a comportamenti messi in atto da altri amministratori in epoca successiva, sol perché la società, attraverso il competente organo – e non l’amministratore dimissionario – abbia omesso di adempiere agli obblighi di pubblicità. Sul punto, è appena il caso di notare che la legge non impone alcuna prescrizione all’amministratore cessante
il 18 Maggio, 2021in CIVILE - CASSAZIONE, PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZAtags: cassazione procedure concorsuali, cassazione sez. civile, PROCEDURE CONCORSUALI, SANZIONI
E’ esclusa l’estensione della responsabilità all’amministratore cessato – che è in ogni caso per fatto proprio, anche quando consista in omessa vigilanza (culpa in vigilando) – a comportamenti messi in atto da altri amministratori in epoca successiva, sol perché la società, attraverso il competente organo – e non l’amministratore dimissionario – abbia omesso di adempiere agli obblighi di pubblicità. Sul punto, è appena il caso di notare che la legge non impone alcuna prescrizione all’amministratore cessante
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 maggio 2021, n. 12921 – il reddito prodotto da chi ha residenza fiscale in Italia è assoggettato a tassazione ovunque sia prodotto. Tuttavia, in caso di redditi prodotti all’estero occorre verificare quanto disposto in sede convenzionale
il 18 Maggio, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 maggio 2021, n. 12921 Tributi – IRPEF – Redditi prodotti all’estero – Remunerazioni di lavoro dipendente svolto in Svizzera erogate da società svizzera – Applicazione norme convenzionali contro le doppie imposizioni – Tassazione in Italia – Diritto a detrarre le imposte scontate in Svizzera Ritenuto che L’Agenzia delle Entrate […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 maggio 2021, n. 13101 – In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, che l’errore revocatorio si individua nell’errore meramente percettivo, risultante in modo incontrovertibile dagli atti del giudizio di legittimità e tale da aver indotto il giudice a fondare la valutazione della situazione processuale sulla supposta inesistenza (od esistenza) di un fatto, positivamente acquisito (od escluso) nella realtà del processo, che, ove invece esattamente percepito, avrebbe determinato una diversa valutazione della situazione processuale, e non nella pretesa errata valutazione di fatti esattamente rappresentati
il 17 Maggio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, che l’errore revocatorio si individua nell’errore meramente percettivo, risultante in modo incontrovertibile dagli atti del giudizio di legittimità e tale da aver indotto il giudice a fondare la valutazione della situazione processuale sulla supposta inesistenza (od esistenza) di un fatto, positivamente acquisito (od escluso) nella realtà del processo, che, ove invece esattamente percepito, avrebbe determinato una diversa valutazione della situazione processuale, e non nella pretesa errata valutazione di fatti esattamente rappresentati
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 maggio 2021, n. 12942 – Il vizio di violazione di legge consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie normativa astratta e, quindi, implica necessariamente un problema interpretativo della stessa. Nel giudizio di cassazione i motivi devono avere i caratteri della specificità, completezza e riferibilità alla decisione impugnata, sicché la proposizione di censure prive di specifica attinenza al decisum della sentenza impugnata è assimilabile alla mancata enunciazione, richiesta dall’art. 366 n.4 cod. proc. civ., e determina l’inammissibilità, in tutto o in parte del ricorso, rilevabile anche d’ufficio
il 17 Maggio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il vizio di violazione di legge consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie normativa astratta e, quindi, implica necessariamente un problema interpretativo della stessa. Nel giudizio di cassazione i motivi devono avere i caratteri della specificità, completezza e riferibilità alla decisione impugnata, sicché la proposizione di censure prive di specifica attinenza al decisum della sentenza impugnata è assimilabile alla mancata enunciazione, richiesta dall’art. 366 n.4 cod. proc. civ., e determina l’inammissibilità, in tutto o in parte del ricorso, rilevabile anche d’ufficio
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 maggio 2021, n. 12632 – L’omesso esame deve riguardare un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo
il 17 Maggio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’omesso esame deve riguardare un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 maggio 2021, n. 12546 – Indennità di malattia ex IPSEMA
il 17 Maggio, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 maggio 2021, n. 12546 Tributi – IRPEF – Lavoratori marittimi – Indennità di malattia ex IPSEMA – Ritenute alla fonte – Legittimità Rilevato Che il contribuente T.F. propone ricorso per cassazione nei confronti di una sentenza CTR Puglia, di rigetto dell’appello proposto avverso una sentenza CTP Bari, che aveva […]
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