In presenza di una domanda rivolta all’acquisto del diritto di proprietà su bene comune a tutti i condomini, i singoli contitolari del diritto sono litis consorti necessari unitamente all’amministratore condominale e,non già, possono esser all’uopo rappresentati da quest’ultimo senza apposito mandato,nella specie assente
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 27707 depositata il 29 ottobre 2019 – In presenza di una domanda rivolta all’acquisto del diritto di proprietà su bene comune a tutti i condomini, i singoli contitolari del diritto sono litis consorti necessari unitamente all’amministratore condominale e,non già, possono esser all’uopo rappresentati da quest’ultimo senza apposito mandato,nella specie assente
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Corte di Cassazione sentenza n. 23001 depositata il 16 settembre 2019 – In tema di condominio, l’atto di approvazione delle tabelle millesimali, al pari di quello di revisione delle stesse, non ha natura negoziale; ne consegue che il medesimo non deve essere approvato con il consenso unanime dei condomini, essendo a tal fine sufficiente la maggioranza qualificata di cui all’art. 1136 c.c., comma 2
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
In tema di condominio, l’atto di approvazione delle tabelle millesimali, al pari di quello di revisione delle stesse, non ha natura negoziale; ne consegue che il medesimo non deve essere approvato con il consenso unanime dei condomini, essendo a tal fine sufficiente la maggioranza qualificata di cui all’art. 1136 c.c., comma 2
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 27257 depositata il 24 ottobre 2019 – I divieti ed i limiti di destinazione alle facoltà di godimento dei condomini sulle unità immobiliari in proprietà esclusiva devono risultare da espressioni incontrovertibilmente rivelatrici di un intento chiaro ed esplicito, non suscettibile di dar luogo ad incertezze
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
I divieti ed i limiti di destinazione alle facoltà di godimento dei condomini sulle unità immobiliari in proprietà esclusiva devono risultare da espressioni incontrovertibilmente rivelatrici di un intento chiaro ed esplicito, non suscettibile di dar luogo ad incertezze
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 42398 depositata il 16 ottobre 2019 – Sono responsabili i condomini, in quanto le infiltrazioni si erano verificate dal tetto di copertura. Coesistendo nello stabile la comproprietà della parte pubblica e di quella privata in una condizione condominiale di tipica “communio pro indiviso”, i titolari dovevano considerarsi egualmente tenuti agli obblighi di vigilanza e prevenzione per ogni evento di danno
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Sono responsabili i condomini, in quanto le infiltrazioni si erano verificate dal tetto di copertura. Coesistendo nello stabile la comproprietà della parte pubblica e di quella privata in una condizione condominiale di tipica “communio pro indiviso”, i titolari dovevano considerarsi egualmente tenuti agli obblighi di vigilanza e prevenzione per ogni evento di danno
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 28466 depositata il 5 novembre 2019 – Pur essendo inammissibile, in linea di principio, il ricorso per Cassazione ai sensi dell’art.111 Cost. avverso provvedimenti emanati in materia di volontaria giurisdizione, stante l’assenza del contenuto decisorio in capo a questi ultimi, deve, invece, essere ritenuta l’ammissibilità del predetto gravame allorquando la pronuncia impugnata, ancorché vertente in materia di volontaria giurisdizione, contenga una statuizione di condanna alle spese delle fasi del giudizio di merito ovvero la condanna sanzionatoria ai sensi dell’art.961 ultimo comma c.p.c.
il 10 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Pur essendo inammissibile, in linea di principio, il ricorso per Cassazione ai sensi dell’art.111 Cost. avverso provvedimenti emanati in materia di volontaria giurisdizione, stante l’assenza del contenuto decisorio in capo a questi ultimi, deve, invece, essere ritenuta l’ammissibilità del predetto gravame allorquando la pronuncia impugnata, ancorché vertente in materia di volontaria giurisdizione, contenga una statuizione di condanna alle spese delle fasi del giudizio di merito ovvero la condanna sanzionatoria ai sensi dell’art.961 ultimo comma c.p.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza n. 28509 depositata il 6 novembre 2019 – Il regime indennitario istituito dall’art. 32, quinto comma l. n. 183/2010 si applica anche al contratto di collaborazione a progetto illegittimo, in quanto fattispecie nella quale ricorrono le condizioni della natura a tempo determinato del contratto di lavoro e della presenza di un fenomeno di conversione
il 10 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il regime indennitario istituito dall’art. 32, quinto comma l. n. 183/2010 si applica anche al contratto di collaborazione a progetto illegittimo, in quanto fattispecie nella quale ricorrono le condizioni della natura a tempo determinato del contratto di lavoro e della presenza di un fenomeno di conversione
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 25956 depositata il 15 ottobre 2019 – Legittimo l’accertamento a carico del contribuente che ha la sola disponibilità di conti e capitali all’estero pur non essendo il titolare
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
Legittimo l’accertamento a carico del contribuente che ha la sola disponibilità di conti e capitali all’estero pur non essendo il titolare
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42147 depositata il 15 ottobre 2019 – In tema di cessioni intracomunitarie si può configurare il reato di frode fiscale qualora venga usato illegittimamente, perché privo dei requisiti, il regime di margine. Il sequestro preventivo deve scattare prima sui beni della società e poi su quelli del manager. Anche l’amministratore di fatto della società schermo può essere considerato e punito come l’ideatore dell’affare illecito
il 9 Novembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di cessioni intracomunitarie si può configurare il reato di frode fiscale qualora venga usato illegittimamente, perché privo dei requisiti, il regime di margine. Il sequestro preventivo deve scattare prima sui beni della società e poi su quelli del manager. Anche l’amministratore di fatto della società schermo può essere considerato e punito come l’ideatore dell’affare illecito
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Il potere di disapplicazione delle sanzioni per vi
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 2604 deposi…
- Legittimo il licenziamento per frasi o commenti of
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 12142 depositat…
- E’ possibile esercitare l’opzione, da
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 12395 depositata…
- Il legale rappresentante indagato del reato presup
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 13003 depositata il 2…
- Ammissibile l’impugnazione incidentale tardi
La Corte di Cassazione, sezioni unite, con la sentenza n. 8486 depositata il 28…