CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 luglio 2019, n. 19025 Licenziamento – Inidoneità fisica alle mansioni di meccanico montatore – Impossibilità di assegnazione di mansioni compatibili equivalenti o, anche inferiori – Accertamento Fatto Con sentenza 2 novembre 2017, la Corte d’appello di Bologna rigettava il reclamo proposto da R. G. avverso la sentenza di primo […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 luglio 2019, n. 19025 – Licenziamento per sopravvenuta inidoneità fisica alle mansioni legittimo se vi è impossibilità di assegnazione di mansioni compatibili equivalenti o, anche inferiori
il 17 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 luglio 2019, n. 19022 – Illegittimità del licenziamento collettivo per genericità dei motivi indicati nella comunicazione ai sensi dell’art. 4, co. 3, L. n. 223/1991
il 17 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 luglio 2019, n. 19022 Licenziamento collettivo – Genericità dei motivi indicati nella comunicazione ai sensi dell’art. 4, co. 3, L. n. 223/1991 – Criterio di scelta – Illegittimità Fatti di causa 1. B.G. propose ricorso ai sensi dell’art. 1 comma 48 della legge n. 92 del 2012 per impugnare […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 luglio 2019, n. 18556 – In tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, sussiste l’obbligo della previa verifica, a carico del datore di lavoro, della possibilità di adattamenti organizzativi nei luoghi di lavoro -purché comportanti un onere finanziario proporzionato alle dimensioni e alle caratteristiche dell’impresa e nel rispetto delle condizioni di lavoro dei colleghi dell’invalido
il 11 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, sussiste l’obbligo della previa verifica, a carico del datore di lavoro, della possibilità di adattamenti organizzativi nei luoghi di lavoro -purché comportanti un onere finanziario proporzionato alle dimensioni e alle caratteristiche dell’impresa e nel rispetto delle condizioni di lavoro dei colleghi dell’invalido- ai fini della legittimità del recesso, in applicazione dell’art. 3 comma 3 bis del D.Igs. n. 216 del 2003, in recepimento dell’art. 5 della Direttiva 2000/78/CE secondo una interpretazione costituzionalmente orientata e conforme agli obiettivi posti dal predetto art. 5
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 luglio 2019, n. 18402 – Il lavoratore subordinato che impugni un licenziamento allegando che è stato intimato senza l’osservanza della forma prescritta ha l’onere di provare, quale fatto costitutivo della sua domanda, che la risoluzione del rapporto di lavoro è ascrivibile alla volontà del datore di lavoro, anche se manifestata con comportamenti concludenti; la mera cessazione nell’esecuzione delle prestazioni non è circostanza di per sé sola idonea a fornire tale prova
il 11 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il lavoratore subordinato che impugni un licenziamento allegando che è stato intimato senza l’osservanza della forma prescritta ha l’onere di provare, quale fatto costitutivo della sua domanda, che la risoluzione del rapporto di lavoro è ascrivibile alla volontà del datore di lavoro, anche se manifestata con comportamenti concludenti; la mera cessazione nell’esecuzione delle prestazioni non è circostanza di per sé sola idonea a fornire tale prova
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 luglio 2019, n. 18283 – Licenziamento disciplinare per mancato rispetto delle formalità previste dal contratto collettivo per la giustificazione delle assenze
il 9 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 luglio 2019, n. 18283 Licenziamento disciplinare – Mancato rispetto delle formalità previste dal contratto collettivo per la giustificazione delle assenze – Comportamento reiterato ed intenzionale – Pregiudizio all’organizzazione aziendale Fatti di causa 1. Con sentenza n. 11 depositata l’11.1.2018 la Corte d’appello di Cagliari, Sezione distaccata di Sassari, in […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 luglio 2019, n. 18195 – Licenziamento per volontaria distruzione da parte del portalettere di materiale postale affidatogli per la consegna – In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità fra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione ogni comportamento che, per la sua gravità, sia suscettibile di scuotere la fiducia del datore di lavoro e di far ritenere che la continuazione del rapporto si risolva in un pregiudizio per gli scopi aziendali
il 9 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, licenziamenti
in caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità fra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione ogni comportamento che, per la sua gravità, sia suscettibile di scuotere la fiducia del datore di lavoro e di far ritenere che la continuazione del rapporto si risolva in un pregiudizio per gli scopi aziendali, dovendosi ritenere determinante, a tal fine, l’influenza che sul rapporto di lavoro sia in grado di esercitare il comportamento del lavoratore che denoti una scarsa inclinazione ad attuare diligentemente gli obblighi assunti, conformando il proprio comportamento ai canoni di buona fede e correttezza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 luglio 2019, n. 18193 – Inefficace il licenziamento intimato oralmente – Il licenziamento non produce effetti sulla continuità del rapporto di lavoro ed il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno, eventualmente commisurato alle retribuzioni, secondo le regole generali dell’inadempimento delle obbligazioni
il 8 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Inefficace il licenziamento intimato oralmente – Il licenziamento non produce effetti sulla continuità del rapporto di lavoro ed il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno, eventualmente commisurato alle retribuzioni, secondo le regole generali dell’inadempimento delle obbligazioni
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2019, n. 13860 – In tema di repressione della condotta antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge n. 300 del 1970, il solo esaurirsi della singola azione lesiva del datore di lavoro non può precludere l’ordine del giudice di cessazione del comportamento illegittimo ove questo, alla stregua di una valutazione globale non limitata ai singoli episodi, risulti tuttora persistente e idoneo a produrre effetti durevoli nel tempo
il 6 Luglio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, licenziamenti
in tema di repressione della condotta antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge n. 300 del 1970, il solo esaurirsi della singola azione lesiva del datore di lavoro non può precludere l’ordine del giudice di cessazione del comportamento illegittimo ove questo, alla stregua di una valutazione globale non limitata ai singoli episodi, risulti tuttora persistente e idoneo a produrre effetti durevoli nel tempo, sia per la sua portata intimidatoria, sia per la situazione di incertezza che ne consegue, suscettibile di determinare in qualche misura una restrizione o un ostacolo al libero esercizio dell’attività sindacale. L’accertamento in ordine alla attualità della condotta antisindacale e alla permanenza dei suoi effetti costituisce un accertamento di fatto, demandato al giudice di merito ed incensurabile in sede di legittimità, se sorretto da adeguata motivazione, immune da vizi logici o giuridici
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