CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6228 Accertamento – Riscossione – Cartella di pagamento – Violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro – Mancato pagamento di differenze retributive Rilevato che con sentenza del 27 aprile- 4 luglio 2016 numero 3376 la Corte d’Appello di Napoli riformava la sentenza del Tribunale della stessa […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6228 – Disconoscimento dello sgravio contributivo totale per violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro – Mancato pagamento di differenze retributive
il 3 Marzo, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6223 – Termini di prescrizione del credito per omissioni contributive
il 3 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 marzo 2019, n. 6223 Accertamento – Omissioni contributive – Riscossione – Cartella di pagamento – Notificazione – Termini di prescrizione Rilevato che con sentenza del 15 febbraio- 1 marzo 2017 numero 142 la Corte d’Appello di Salerno, pronunciando sull’appello proposto da L.C. nei confronti dell’INPS e di EQUITALIA SUD […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 marzo 2019, n. 6148 – Rapporti di lavoro non qualificati dal vincolo della subordinazione – Qualora una determinata questione giuridica non risulti trattata in alcun modo nella sentenza impugnata né indicata nelle conclusioni ivi epigrafate, il ricorrente che riproponga tale questione in sede di legittimità, al fine di evitare una statuizione di inammissibilità per novità della censura, ha l’onere non solo di allegare l’avvenuta deduzione della questione innanzi al giudice di merito, ma anche di indicare in quale scritto difensivo o atto del giudizio precedente lo abbia fatto
il 2 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 marzo 2019, n. 6148 Lavoro “nero” – Regolarizzazione – Rapporti di lavoro non qualificati dal vincolo della subordinazione – Illecito amministrativo Rilevato che La Corte d’Appello di Ancona, in riforma della pronuncia di primo grado, annullava l’ordinanza ingiunzione n.20306/2012 emessa dalla Direzione Territoriale di Pesaro ed Urbino nei confronti […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 marzo 2019, n. 6145 – In tema di decadenza dal potere di iscrizione a ruolo dei crediti contributivi ai sensi dell’art. 25 del d.lgs. n. 46 del 1999, la previsione di cui all’art. 38, comma 12, del d.l. n. 78 del 2010, conv. in l. n. 122 del 2010 – stabilendo che le disposizioni contenute nel citato art. 25 non si applicano, limitatamente al periodo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2012, ai contributi non versati e agli accertamenti notificati successivamente alla data del 1 gennaio 2004 dall’ente creditore – si pone in chiave di raccordo temporale con le precedenti proroghe cosicché, utilizzando il meccanismo della sospensione di efficacia per un triennio dell’applicazione della regola della decadenza, consente il recupero coattivo di crediti non compresi nelle proroghe operative sino alla data suddetta
il 2 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, RISCOSSIONE
la concessione degli sgravi contributivi ex art. 3, comma 6, della l. n. 448 del 1998, richiamato dall’art. 44, comma 1, della l. n. 448 del 2001, presuppone che il livello di occupazione raggiunto a seguito delle nuove assunzioni non subisca riduzioni nel periodo agevolato, sicché il venir meno di tale condizione determina l’integrale perdita del diritto al beneficio, anche nei casi in cui la situazione di contrazione del personale non possa essere ricondotta alla volontà datoriale, avendo la norma natura eccezionale, per cui, ove diversamente interpretata, si porrebbe in contrasto con i vincoli in materia di aiuti di Stato imposti dalla Commissione Europea», con principio espresso sia in casi di licenziamento per giustificato motivo obiettivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 marzo 2019, n. 6144 – Il diritto al conseguimento delle maggiorazioni legate alla perequazione automatica delle pensioni, di cui all’art. 10 della I. n. 160 del 1975, soggiace alla prescrizione ordinaria decennale e, attesa l’avvenuta abrogazione della norma ai sensi dell’art. 21 della I. n. 730 del 1983, sussiste fino al 30 aprile 1984, sicché non può essere riconosciuto ove la domanda amministrativa sia proposta decorsi dieci anni da tale data
il 2 Marzo, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 marzo 2019, n. 6144 Prestazioni assistenziali – Pensione di reversibilità – Domanda – Decadenza Rilevato che R.M.P., dopo aver esposto al giudice del lavoro del Tribunale di Gorizia di essere titolare dal mese di settembre del 1977 di pensione di reversibilità erogatale dall’Inps con assegno pro rata corrisposto dal […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2019, n. 5997 – La legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo presuppone, da un lato, l’esigenza di soppressione di un posto di lavoro, dall’altro, la impossibilità di diversa collocazione del lavoratore licenziato (repechage), consideratane la professionalità raggiunta, in altra posizione lavorativa analoga a quella soppressa
il 2 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
nel caso di licenziamento per ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro di cui all’art. 3 della legge n. 604 del 1966, allorquando il giustificato motivo oggettivo si identifica nella generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile, la scelta del dipendente (o dei dipendenti) da licenziare per il datore di lavoro non è totalmente libera: essa, infatti, risulta limitata, oltre che dal divieto di atti discriminatori, dalle regole di correttezza cui deve essere informato, ex artt.1175 e 1375 cod.civ., ogni comportamento delle parti del rapporto obbligatorio e, quindi, anche il recesso di una di esse
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2019, n. 5996 – I presupposti di legittimità del recesso per giustificato motivo oggettivo di cui all’art. 3 della legge n. 604 del 1966 sono sia le ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa sia l’impossibilità di ricollocare altrove il lavoratore, cd. “repêchage”
il 2 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2019, n. 5996 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Crisi aziendale – Riduzione di personale – Distacco del lavoratore Fatti di causa 1. Con sentenza depositata il 31.3.2017 la Corte d’appello di Campobasso, in riforma della pronuncia del Tribunale di Isernia, ha dichiarato legittimo il licenziamento intimato, per […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 febbraio 2019, n. 5993 – Accertamento della natura subordinata del rapporto di lavoro come collaboratore domestico – La fase di opposizione del cd. “rito Fornero”, a seguito della fase sommaria, non è una «revisio prioris istantiae, ma una prosecuzione del giudizio di primo grado
il 2 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, COLF e BADANTI, lavoro
la posizione di subordinazione del lavoratore rispetto al datore di lavoro comporta la etero-direzione della prestazione lavorativa, nel senso che compete al datare di lavoro il coordinamento, sia dal punto di vista spazio-temporale, che funzionale. Più in particolare, il vincolo di subordinazione consiste per il lavoratore in un vincolo di assoggettamento gerarchico
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