Non è configurabile il vizio di omesso esame di una questione o di un’eccezione di nullità, quando debba ritenersi che tali questioni od eccezioni siano state esaminate e decise – sia pure con una pronuncia implicita della loro irrilevanza o di infondatezza – in quanto superate e travolte, anche se non espressamente trattate, dalla incompatibile soluzione di altra questione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 settembre 2020, n. 18657 – Non è configurabile il vizio di omesso esame di una questione o di un’eccezione di nullità, quando debba ritenersi che tali questioni od eccezioni siano state esaminate e decise – sia pure con una pronuncia implicita della loro irrilevanza o di infondatezza – in quanto superate e travolte, anche se non espressamente trattate, dalla incompatibile soluzione di altra questione
il 23 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 ottobre 2020, n. 22489 – Ove vengano contestate al contribuente operazioni soggettivamente inesistenti, l’Amministrazione finanziaria ha l’onere di provare, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore, ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta, dimostrando, anche in via presuntiva, in base ad elementi oggettivi e specifici, che il contribuente era a conoscenza, o avrebbe dovuto esserlo, usando l’ordinaria diligenza in ragione della qualità professionale ricoperta ed ove l’Amministrazione assolva a detto onere istruttorio, grava sul contribuente la prova contraria
il 23 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
Ove vengano contestate al contribuente operazioni soggettivamente inesistenti, l’Amministrazione finanziaria ha l’onere di provare, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore, ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta, dimostrando, anche in via presuntiva, in base ad elementi oggettivi e specifici, che il contribuente era a conoscenza, o avrebbe dovuto esserlo, usando l’ordinaria diligenza in ragione della qualità professionale ricoperta ed ove l’Amministrazione assolva a detto onere istruttorio, grava sul contribuente la prova contraria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2020, n. 22692 – Ritenute fiscali – Stock options ed emolumenti variabili
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2020, n. 22692 Tributi – IRPEF – Ritenute fiscali – Stock options ed emolumenti variabili – Addizionale ex art. 33 del D.L. 78/2010 – Ambito di applicazione – Indebito versamento – Diritto al rimborso Rilevato che La L.G. s.p.a., quale sostituto d’imposta, ha assoggettato a ritenuta la parte […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 ottobre 2020, n. 22691 – Ricorre il vizio di omessa o apparente motivazione della sentenza allorquando il giudice di merito ometta ivi di indicare gli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento ovvero li indichi senza un’approfondita loro disamina logica e giuridica, rendendo, in tal modo, impossibile ogni controllo sull’esattezza e sulla logicità del suo ragionamento
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
Ricorre il vizio di omessa o apparente motivazione della sentenza allorquando il giudice di merito ometta ivi di indicare gli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento ovvero li indichi senza un’approfondita loro disamina logica e giuridica, rendendo, in tal modo, impossibile ogni controllo sull’esattezza e sulla logicità del suo ragionamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22507 – In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la “contabilità in nero”, costituita da appunti personali dell’imprenditore o comunque da documenti non transitati nella contabilità ufficiale, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, prescritti dall’art. 39 del d.P.R. n. 600 del 1973
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la “contabilità in nero”, costituita da appunti personali dell’imprenditore o comunque da documenti non transitati nella contabilità ufficiale, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, prescritti dall’art. 39 del d.P.R. n. 600 del 1973
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22505 – Ogni ipotesi di difformità della notifica dal modello legale – fatta eccezione per i casi di assenza degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto quale notificazione -, ricadono nella categoria della nullità, sanabile con efficacia ex tunc per raggiungimento dello scopo
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE
Ogni ipotesi di difformità della notifica dal modello legale – fatta eccezione per i casi di assenza degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto quale notificazione -, ricadono nella categoria della nullità, sanabile con efficacia ex tunc per raggiungimento dello scopo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22476 – Ritenute fiscali su retribuzioni in “nero”. I verbali redatti dai funzionari degli enti previdenziali e assistenziali o dell’Ispettorato del Lavoro fanno piena prova solo dei fatti che i funzionari stessi attestino avvenuti in loro presenza e da loro compiuti
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
Ritenute fiscali su retribuzioni in “nero”. I verbali redatti dai funzionari degli enti previdenziali e assistenziali o dell’Ispettorato del Lavoro fanno piena prova solo dei fatti che i funzionari stessi attestino avvenuti in loro presenza e da loro compiuti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22469 – IRAP, il mero riferimento alla “concessione” non è sufficiente al fine di ritenere sussistente la causa di esclusione dall’applicazione dell’agevolazione di cui all’art. 11, comma 2, lett. a) del d. d.lgs. n. 446/1997, occorrendo che il termine “concessione” ivi adoperato debba intendersi con riferimento alla concessione traslativa
il 22 Ottobre, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, Irap
IRAP, il mero riferimento alla “concessione” non è sufficiente al fine di ritenere sussistente la causa di esclusione dall’applicazione dell’agevolazione di cui all’art. 11, comma 2, lett. a) del d. d.lgs. n. 446/1997, occorrendo che il termine “concessione” ivi adoperato debba intendersi con riferimento alla concessione traslativa
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