va esaminata concretamente la destinazione che l’imprenditore agricolo (cedente) abbia dato al terreno edificabile, riconoscendo: – l’imponibilità IVA della cessione operata dall’imprenditore agricolo che abbia destinato il terreno all’attività (agricola) dell’impresa;- l’estraneità all’IVA e la soggezione all’imposta di registro proporzionale alla cessione di terreno edificabile che, pur essendo appartenente all’impresa agricola, sia estraneo all’attività della stessa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 gennaio 2019, n. 2017 – La cessione di terreno edificabile da parte di un imprenditore agricolo non potrebbe in nessun caso soddisfare il presupposto soggettivo IVA, atteso che i terreni edificabili non possono costituire oggetto dell’impresa agricola di cui all’art. 2135 c.c., non essendo destinati a coltivazione, silvicoltura e allevamento
il 25 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, IVA, TRIBUTI INDIRETTI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 gennaio 2019, n. 1831 – L’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via indiziaria, l’oggettiva fittizietà del fornitore e la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta
il 25 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, TUIR
la prova della consapevolezza dell’evasione, peraltro, non richiede che l’Amministrazione finanziaria provi la partecipazione del soggetto all’accordo criminoso od anche la sua piena consapevolezza della frode ma che essa dimostri, in base ad elementi oggettivi e specifici non limitati alla mera fittizietà del fornitore, che il contribuente sapeva o avrebbe dovuto sapere, con l’ordinaria diligenza in rapporto alla qualità professionale ricoperta, che l’operazione si inseriva in una evasione fiscale, ossia che egli disponeva di indizi idonei a porre sull’avviso qualunque imprenditore onesto e mediamente esperto sulla sostanziale inesistenza del contraente;
incombe sul contribuente la prova contraria di aver agito in assenza di consapevolezza di partecipare ad un’evasione fiscale e di aver adoperato, per non essere coinvolto in una tale situazione, la diligenza massima esigibile da un operatore accorto secondo criteri di ragionevolezza e di proporzionalità in rapporto alle circostanze del caso concreto, non assumendo rilievo, a tal fine, né la regolarità della contabilità e dei pagamenti, né la mancanza di benefici dalla rivendita delle merci o dei servizi;
Leggi tuttoAliquota IVA – n. 80) della Tabella A, Parte III, d.P.R. n. 633 del 1972 – Risposta 28 gennaio 2019, n. 12 dell’Agenzia delle Entrate
il 25 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: IVA, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 28 gennaio 2019, n. 12 Aliquota IVA – n. 80) della Tabella A, Parte III, d.P.R. n. 633 del 1972 Con l’interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente Quesito La Società Alfa è attiva nella produzione e vendita di integratori alimentari e prodotti nutrizionali, curando anche le relative […]
Leggi tuttoInterpretazione dell’art. 26 comma 12 del DPR n. 633 del 1972 inerente la procedura di pignoramento presso terzi, in cui l’intervento dell’ufficiale giudiziario «resta limitato alla notifica dell’atto di pignoramento ai terzi pignorati e alla restituzione del titolo esecutivo – Risposta 24 gennaio 2019, n. 2 dell’Agenzia delle Entrate
il 25 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: IVA, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 24 gennaio 2019, n. 2 Consulenza giuridica – Articolo 26, commi 2 e 12, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 Con la richiesta di consulenza giuridica specificata in oggetto, concernente l’interpretazione dell’art. 26 comma 12 del DPR n. 633 del 1972, è stato esposto il […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 gennaio 2019, n. 1783 – In tema di acquisti e cessioni in evasione d’imposta , quelle di cui al d.P.R. n. 441 del 1997 sono presunzioni legali relative ma c.d. «miste», per cui il contribuente, entro limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti la dimostrazione e non mera allegazione, di legittima fuoriuscita dei beni dal circuito aziendale o di legittimo ingresso degli stessi
il 24 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA, TUIR
In tema di acquisti e cessioni in evasione d’imposta (nella specie, IVA), quelle di cui al d.P.R. n. 441 del 1997 sono presunzioni legali relative ma c.d. «miste», in quanto strutturate in modo da consentire, entro limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti la dimostrazione e non mera allegazione, da parte del contribuente, di legittima fuoriuscita dei beni dal circuito aziendale o di legittimo ingresso degli stessi. Nel caso in cui il ricorrente alleghi l’impiego dei beni per la produzione, il vincolo probatorio in esame è però riferito meramente all’oggetto, ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. a) del citato d.P.R. n. 441 del 1997, non essendo previsto per tale ipotesi anche un vincolo inerente i mezzi di prova esperibili; sicché, in tale caso, l’onere probatorio in esame può essere assolto anche mediante l’esperimento di mezzi di prova differenti da quelli contemplati dal citato decreto e, quindi, anche mediante presunzioni semplici, purché all’esito del procedimento logico-inferenziale di cui all’art. 2729 c.c. ed in base ad obiettivi riscontri suscettibili di valutazione da parte del giudice di merito con apprezzamento, in fatto, non censurabile in sede di legittimità
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 gennaio 2019, n. 1820 – IVA aliquota del 4% per le «somministrazioni di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici e scuole, caserme ed altri edifici destinati alla collettività»
il 23 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 gennaio 2019, n. 1820 Imposte indirette – IVA – Accertamento – Dichiarazione annuale – Rettifica – Contenzioso tributario Rilevato che – la D. s.r.l. propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Puglia, sez. dist. di Foggia, depositata il 14 settembre 2011, che ha accolto […]
Leggi tuttoAliquota IVA ridotta 10% applicabile ai cd. integratori alimentari – Risposta 18 gennaio 2019, n. 8 dell’Agenzia delle Entrate
il 21 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: IVA, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 18 gennaio 2019, n. 8 Punto 80) della Tabella A, Parte III – Aliquota IVA ridotta 10% Quesito La Società Alfa, con sede legale in un Paese dell’Unione europea, opera nella produzione e commercializzazione di integratori alimentari e altri prodotti. La distribuzione di detti beni avviene, attraverso il sito internet […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 10 gennaio 2019, n. C-410/17 – In forza di un contratto di demolizione, il prestatore, vale a dire un’impresa di demolizioni, deve effettuare lavori di tal genere e può, nei limiti in cui i rifiuti di demolizione contengono rottami metallici, rivendere questi ultimi, siffatto contratto prevede una prestazione di servizi a titolo oneroso, vale a dire la prestazione dei lavori di demolizione, e, in aggiunta, una cessione di beni a titolo oneroso, vale a dire la cessione di detti rottami metallici, se l’acquirente, ossia tale società, attribuisce un valore a tale cessione, di cui tiene conto nel fissare il prezzo proposto per la prestazione dei lavori di demolizione; tuttavia, tale cessione è soggetta all’imposta sul valore aggiunto solo se è effettuata da un soggetto passivo che agisce in quanto tale
il 20 Gennaio, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
in forza di un contratto di demolizione, il prestatore, vale a dire un’impresa di demolizioni, deve effettuare lavori di tal genere e può, nei limiti in cui i rifiuti di demolizione contengono rottami metallici, rivendere questi ultimi, siffatto contratto prevede una prestazione di servizi a titolo oneroso, vale a dire la prestazione dei lavori di demolizione, e, in aggiunta, una cessione di beni a titolo oneroso, vale a dire la cessione di detti rottami metallici, se l’acquirente, ossia tale società, attribuisce un valore a tale cessione, di cui tiene conto nel fissare il prezzo proposto per la prestazione dei lavori di demolizione; tuttavia, tale cessione è soggetta all’imposta sul valore aggiunto solo se è effettuata da un soggetto passivo che agisce in quanto tale
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