Il Fondo di tesoreria è l’unico obbligato alla corresponsione delle quote di TFR maturate dopo il 1°.1.2007, anche in mancanza di prova del versamento dei contributi dovuti al Fondo stesso, trattandosi di prestazione previdenziale cui il Fondo di tesoreria è tenuto ai sensi dell’art. 2116, comma 1°, c.c., e, per un altro verso, che il lavoratore non può in alcun modo ritenersi creditore del datore di lavoro per il TFR maturato dopo il 1°.1.2007 e le cui quote accantonate non siano state versate dal datore di lavoro fallito al Fondo di tesoreria, rimanendo il Fondo pur sempre obbligato alla corresponsione della prestazione e potendo e dovendo semmai recuperare esso stesso i contributi non versati dal datore di lavoro, eventualmente nelle forme del concorso
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 25035 depositata il 22 agosto 2023 – Il Fondo di tesoreria è l’unico obbligato alla corresponsione delle quote di TFR maturate dopo il 1°.1.2007, anche in mancanza di prova del versamento dei contributi dovuti al Fondo stesso, trattandosi di prestazione previdenziale cui il Fondo di tesoreria è tenuto ai sensi dell’art. 2116, comma 1°, c.c., e, per un altro verso, che il lavoratore non può in alcun modo ritenersi creditore del datore di lavoro per il TFR maturato dopo il 1°.1.2007 e le cui quote accantonate non siano state versate dal datore di lavoro fallito al Fondo di tesoreria, rimanendo il Fondo pur sempre obbligato alla corresponsione della prestazione e potendo e dovendo semmai recuperare esso stesso i contributi non versati dal datore di lavoro, eventualmente nelle forme del concorso
il 30 Agosto, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Processo Tributario: controricorso in cassazione
il 30 Agosto, 2023in NOTIZIEtags: processo tributario
Si rammenta che con l’introduzione del processo telematico anche ai ricorsi in cassazione, a partire dal 1° gennaio 2023, il controricorso andrà depositato telematicamente, senza necessità di notifica al ricorrente. Con la riforma Cartabia è stato modificato l’articolo 370 c.p.c. Il primo comma dell’art. 370 c.p.c. statuisce che ” La parte contro la quale il ricorso […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 24926 depositata il 21 agosto 2023 – Il Fondo costituito presso l’INPGI per la corresponsione della prestazione previdenziale integrativa istituita in luogo della precedente indennità fissa deve considerarsi un autonomo centro di imputazione di rapporti giuridici: esso infatti non si identifica con l’INPGI, che ne è solo “gestore”. Per cui dev’essere logicamente escluso che i creditori personali dell’INPGI possano soddisfarsi sul patrimonio del Fondo, ostandovi la previsione dell’art. 2117 c.c.
il 30 Agosto, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il Fondo costituito presso l’INPGI per la corresponsione della prestazione previdenziale integrativa istituita in luogo della precedente indennità fissa deve considerarsi un autonomo centro di imputazione di rapporti giuridici: esso infatti non si identifica con l’INPGI, che ne è solo “gestore”. Per cui dev’essere logicamente escluso che i creditori personali dell’INPGI possano soddisfarsi sul patrimonio del Fondo, ostandovi la previsione dell’art. 2117 c.c.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 24906 depositata il 21 agosto 2023 – Qualora il giudice di merito, in presenza di fatti allegati e non contestati senza la relativa istruttoria, non può affermare in sentenza fatti e circostanze diverse. In tali casi la sentenza è irrimediabilmente viziata per omesso esame di fatto decisivo
il 30 Agosto, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti
Qualora il giudice di merito, in presenza di fatti allegati e non contestati senza la relativa istruttoria, non può affermare in sentenza fatti e circostanze diverse. In tali casi la sentenza è irrimediabilmente viziata per omesso esame di fatto decisivo
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 24350 depositata il 10 agosto 2023 – Per i processi dichiarati estinti ai sensi del comma 198, l’eventuale diniego della definizione è impugnabile dinanzi all’organo giurisdizionale che ha dichiarato l’estinzione. Il diniego della definizione è motivo di revocazione del provvedimento di estinzione pronunciato ai sensi del comma 198 e la revocazione è chiesta congiuntamente all’impugnazione del diniego. Il termine per impugnare il diniego della definizione e per chiedere la revocazione è di sessanta giorni dalla notificazione di cui al comma 200
il 30 Agosto, 2023in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, PROCEDURE DEFLATTIVE
Per i processi dichiarati estinti ai sensi del comma 198, l’eventuale diniego della definizione è impugnabile dinanzi all’organo giurisdizionale che ha dichiarato l’estinzione. Il diniego della definizione è motivo di revocazione del provvedimento di estinzione pronunciato ai sensi del comma 198 e la revocazione è chiesta congiuntamente all’impugnazione del diniego. Il termine per impugnare il diniego della definizione e per chiedere la revocazione è di sessanta giorni dalla notificazione di cui al comma 200
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 24348 depositata il 10 agosto 2023 – In tema di impugnazioni non trova applicazione l’obbligo di versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato a carico della parte rimasta soccombente, in caso di rinuncia al ricorso per cassazione, in quanto tale misura si applica ai soli casi – tipici – del rigetto dell’impugnazione o della sua declaratoria d’inammissibilità o improcedibilità
il 30 Agosto, 2023in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi
In tema di impugnazioni non trova applicazione l’obbligo di versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato a carico della parte rimasta soccombente, in caso di rinuncia al ricorso per cassazione, in quanto tale misura si applica ai soli casi – tipici – del rigetto dell’impugnazione o della sua declaratoria d’inammissibilità o improcedibilità
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Abruzzo, sezione n. 7, sentenza n. 421 depositata il 1° giugno 2023 – Ai sensi dell’art. 10 co. 4 della Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Francia, un residente francese può ottenere il rimborso del credito di imposta nel caso in cui dimostri che, per lo stesso fatto economico, sia soggetto a prelievo fiscale sia nello stato di residenza che in quello della fonte
il 29 Agosto, 2023in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: COMMISSIONI TRIBUTARIE, TUIR
Ai sensi dell’art. 10 co. 4 della Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Francia, un residente francese può ottenere il rimborso del credito di imposta nel caso in cui dimostri che, per lo stesso fatto economico, sia soggetto a prelievo fiscale sia nello stato di residenza che in quello della fonte
Leggi tuttoTribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Prima, sentenza n. 2390 depositata il 23 aprile 2023 – Nella partecipazione alle gare d’appalto e nell’esecuzione, è il consorzio stabile (e non già ciascuna delle singole imprese sue consorziate) ad assumere la qualifica di concorrente e contraente e, per l’effetto, a dover dimostrare il possesso dei relativi requisiti partecipativi (attestazione SOA per categorie e classifiche analoghe a quelle indicate dal bando)
il 29 Agosto, 2023in APPALTI, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: GARE di APPALTO, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Nella partecipazione alle gare d’appalto e nell’esecuzione, è il consorzio stabile (e non già ciascuna delle singole imprese sue consorziate) ad assumere la qualifica di concorrente e contraente e, per l’effetto, a dover dimostrare il possesso dei relativi requisiti partecipativi (attestazione SOA per categorie e classifiche analoghe a quelle indicate dal bando)
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