In tema di riscossione delle imposte sui redditi e di imposte sul valore aggiunto i termini di decadenza per la notifica delle cartelle di pagamento relative alla pretesa tributaria derivante dalla liquidazione delle dichiarazioni per le somme che risultano dovute a seguito di attività di liquidazione delle dichiarazioni, la cartella di pagamento debba essere notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo per le dichiarazioni da presentarsi entro il 31 dicembre 2001, entro il quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione per quelle presentate entro il 31 dicembre 2002
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9501 – In tema di riscossione delle imposte sui redditi e di imposte sul valore aggiunto i termini di decadenza per la notifica delle cartelle di pagamento relative alla pretesa tributaria derivante dalla liquidazione delle dichiarazioni per le somme che risultano dovute a seguito di attività di liquidazione delle dichiarazioni, la cartella di pagamento debba essere notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo per le dichiarazioni da presentarsi entro il 31 dicembre 2001, entro il quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione per quelle presentate entro il 31 dicembre 2002
il 30 Maggio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RISCOSSIONE
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 maggio 2020, n. 9801 – Assunzione di personale dipendente con contratto di formazione e lavoro – Aiuti di Stato vietati dalla normativa dell’Unione Europe per le aziende che abbiano avuto Affidamento della gestione di un servizio pubblico ad un fornitore interno da parte di un’autorità nazionale
il 30 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 maggio 2020, n. 9801 Agevolazioni contributive Inps – Assunzione di personale dipendente con contratto di formazione e lavoro – Aiuti di Stato vietati dalla normativa dell’Unione Europea – Assoggettabilità alla prescrizione decennale del recupero degli sgravi – Affidamento della gestione di un servizio pubblico ad un fornitore interno da […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 maggio 2020, n. 9489 – La subagenzia costituisce, quindi, una particolare fattispecie di contratto derivato (o subcontratto), unilateralmente e funzionalmente collegato al contratto principale di agenzia, che ne costituisce il necessario presupposto – sì che al primo si applica la disciplina del contratto principale, ex artt. 1742 e 1753 cod. civ., nei limiti consentiti (o imposti) dal collegamento funzionale
il 30 Maggio, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La subagenzia costituisce, quindi, una particolare fattispecie di contratto derivato (o subcontratto), unilateralmente e funzionalmente collegato al contratto principale di agenzia, che ne costituisce il necessario presupposto – sì che al primo si applica la disciplina del contratto principale, ex artt. 1742 e 1753 cod. civ., nei limiti consentiti (o imposti) dal collegamento funzionale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 maggio 2020, n. 9809 – Ai fini dell’individuazione della base imponibile per la determinazione dei contributi previdenziali dovuti in relazione alla posizione di lavoratori italiani che prestano attività lavorativa all’estero, deve aversi riguardo alla retribuzione effettivamente corrisposta
il 30 Maggio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Ai fini dell’individuazione della base imponibile per la determinazione dei contributi previdenziali dovuti in relazione alla posizione di lavoratori italiani che prestano attività lavorativa all’estero, deve aversi riguardo alla retribuzione effettivamente corrisposta
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 maggio 2020, n. 9783 – Perché sia configurabile un rapporto di cosiddetta parasubordinazione ai sensi dell’art. 409 n. 3 cod. proc.civ., devoluto alla competenza del giudice del lavoro, è necessario che la prestazione d’opera del collaboratore autonomo con l’ente preponente sia continuativa e personale, o prevalentemente personale, e che l’attività si svolga in connessione o collegamento con il preponente stesso, per contribuire al conseguimento delle finalità cui esso mira
il 30 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Perché sia configurabile un rapporto di cosiddetta parasubordinazione ai sensi dell’art. 409 n. 3 cod. proc.civ., devoluto alla competenza del giudice del lavoro, è necessario che la prestazione d’opera del collaboratore autonomo con l’ente preponente sia continuativa e personale, o prevalentemente personale, e che l’attività si svolga in connessione o collegamento con il preponente stesso, per contribuire al conseguimento delle finalità cui esso mira
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 maggio 2020, n. 9596 – Sebbene l’Inps non potesse emettere l’avviso di addebito in pendenza di giudizio di accertamento, tuttavia tale violazione dell’art. 24 cit. e nullità dell’avviso di addebito non impediva, l’accertamento dell’obbligazione nel merito e la condanna del debitore al pagamento di quanto dovuto
il 29 Maggio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, RISCOSSIONE
Sebbene l’Inps non potesse emettere l’avviso di addebito in pendenza di giudizio di accertamento, tuttavia tale violazione dell’art. 24 cit. e nullità dell’avviso di addebito non impediva, l’accertamento dell’obbligazione nel merito e la condanna del debitore al pagamento di quanto dovuto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9475 – Licenziamento legittimamente intimato e malattia, nelle more del preavviso
il 29 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9475 Lettera di licenziamento – Malattia, nelle more del preavviso – Certificati medici inviati a rapporto già concluso – Licenziamento legittimamente intimato Rilevato che la M.G. di G.S. & C. S.a.s. proponeva opposizione avverso tre decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Roma in favore di E.C., […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 maggio 2020, n. 9445 – L’obbligatorietà dell’integrazione del contraddittorio nella fase dell’impugnazione, al fine di evitare giudicati contrastanti nella stessa materia e tra soggetti già parti del giudizio, sorge non solo quando la sentenza di primo grado sia stata pronunciata nei confronti di tutte le parti tra le quali esiste litisconsorzio necessario sostanziale e l’impugnazione non sia stata proposta nei confronti di tutte, ma anche nel caso del cosiddetto litisconsorzio necessario processuale
il 29 Maggio, 2020in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
L’obbligatorietà dell’integrazione del contraddittorio nella fase dell’impugnazione, al fine di evitare giudicati contrastanti nella stessa materia e tra soggetti già parti del giudizio, sorge non solo quando la sentenza di primo grado sia stata pronunciata nei confronti di tutte le parti tra le quali esiste litisconsorzio necessario sostanziale e l’impugnazione non sia stata proposta nei confronti di tutte, ma anche nel caso del cosiddetto litisconsorzio necessario processuale
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