cassazione sez. civile

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 settembre 2021, n. 25317 – Conflitto di interessi fra rappresentato o rappresentante – Condizioni

CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 20 settembre 2021, n. 25317 Società - Nomina del curatore speciale - Art. 78 c.p.c. - Presupposti - Conflitto di interessi fra rappresentato o rappresentante - Condizioni Fatti di causa Con sentenza del 28 maggio 2019, n. 476, la Corte d'appello di Cagliari ha confermato la decisione emessa dal Tribunale [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 settembre 2021, n. 25003 – Riscossione mediante ruolo dei crediti previdenziali della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense

CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 15 settembre 2021, n. 25003 Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense - Crediti previdenziali - Riscossione mediante ruolo Ritenuto in fatto La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense ricorre per cassazione sulla base di tre motivi avverso l'epigrafata sentenza della Corte d'Appello di Roma che ha revocato il [...]

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 settembre 2021, n. 24077 – L’errore di fatto previsto dall’art. 395 n. 4 c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, si configura come una falsa percezione della realtà, una svista obiettivamente e immediatamente rilevabile, la quale abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti e documenti, ovvero l’inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti o documenti stessi risulti positivamente accertato, e pertanto consiste in un errore meramente percettivo che in nessun modo coinvolga l’attività valutativa del giudice di situazioni processuali esattamente percepite nella loro oggettività

L'errore di fatto previsto dall'art. 395 n. 4 c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, si configura come una falsa percezione della realtà, una svista obiettivamente e immediatamente rilevabile, la quale abbia portato ad affermare o supporre l'esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso dagli atti e documenti, ovvero l'inesistenza di un fatto decisivo che dagli atti o documenti stessi risulti positivamente accertato, e pertanto consiste in un errore meramente percettivo che in nessun modo coinvolga l'attività valutativa del giudice di situazioni processuali esattamente percepite nella loro oggettività

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 settembre 2021, n. 24407 – Nel giudizio di cassazione, il ricorso incidentale non condizionato, con cui vengano proposte questioni pregiudiziali di rito o preliminari di merito la cui decisione, secondo l’ordine logico e giuridico, debba precedere quella del merito del ricorso principale, va esaminato con priorità rispetto a quest’ultimo, indipendentemente dalla rilevabilità d’ufficio delle questioni proposte poiché l’interesse all’impugnazione sorge per il solo fatto che il ricorrente incidentale è soccombente sulla questione pregiudiziale o preliminare decisa in senso a lui sfavorevole, così da rendere incerta la vittoria conseguita sul merito dalla stessa proposizione del ricorso principale e non già dalla sua eventuale fondatezza

Nel giudizio di cassazione, il ricorso incidentale non condizionato, con cui vengano proposte questioni pregiudiziali di rito o preliminari di merito la cui decisione, secondo l'ordine logico e giuridico, debba precedere quella del merito del ricorso principale, va esaminato con priorità rispetto a quest'ultimo, indipendentemente dalla rilevabilità d'ufficio delle questioni proposte poiché l'interesse all'impugnazione sorge per il solo fatto che il ricorrente incidentale è soccombente sulla questione pregiudiziale o preliminare decisa in senso a lui sfavorevole, così da rendere incerta la vittoria conseguita sul merito dalla stessa proposizione del ricorso principale e non già dalla sua eventuale fondatezza

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 06 settembre 2021, n. 24031 – In tema di esenzione dal pagamento delle spese nei giudizi per prestazioni previdenziali, l’art. 152 disp. att. c.p.c., stante il richiamo limitato ai commi 2 e 3, con esclusione del comma 1, dell’art. 79 del d.P.R. n. 115 del 2002, che disciplina il contenuto dell’istanza per il gratuito patrocinio, non impone alla parte ricorrente l’indicazione specifica dell’entità del reddito nella prescritta dichiarazione sostitutiva, in un’ottica di semplificazione delle condizioni di accesso alla tutela giurisdizionale, coerente con la “ratio” ispiratrice della disciplina di favorire l’effettivo accesso alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti, benché diretta ad evitare e punire gli abusi

In tema di esenzione dal pagamento delle spese nei giudizi per prestazioni previdenziali, l'art. 152 disp. att. c.p.c., stante il richiamo limitato ai commi 2 e 3, con esclusione del comma 1, dell'art. 79 del d.P.R. n. 115 del 2002, che disciplina il contenuto dell'istanza per il gratuito patrocinio, non impone alla parte ricorrente l'indicazione specifica dell'entità del reddito nella prescritta dichiarazione sostitutiva, in un'ottica di semplificazione delle condizioni di accesso alla tutela giurisdizionale, coerente con la "ratio" ispiratrice della disciplina di favorire l'effettivo accesso alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti, benché diretta ad evitare e punire gli abusi

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 settembre 2021, n. 23881 – La sottoscrizione delle scritture contabili obbligatorie nel caso disciplinato dall’art. 2560, comma 2, c.c. non si pone come requisito costitutivo, potendo essere sufficiente la sola annotazione dei debiti in dette scritture (eventualmente corroborata da altri riscontri) al fine dell’assunzione della responsabilità da parte dell’azienda cessionaria nei confronti dei terzi creditori

La sottoscrizione delle scritture contabili obbligatorie nel caso disciplinato dall'art. 2560, comma 2, c.c. non si pone come requisito costitutivo, potendo essere sufficiente la sola annotazione dei debiti in dette scritture (eventualmente corroborata da altri riscontri) al fine dell'assunzione della responsabilità da parte dell'azienda cessionaria nei confronti dei terzi creditori

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 agosto 2021, n. 23635 – In materia di procedimento civile, il controllo di legittimità sulle pronunzie dei giudici di merito demandato alla Corte Suprema di Cassazione non è configurato come terzo grado di giudizio, nel quale possano essere ulteriormente valutate le istanze e le argomentazioni sviluppate dalle parti ovvero le emergenze istruttorie acquisite nella fase di merito, ma è preordinato all’annullamento delle pronunzie viziate da violazione di norme sulla giurisdizione o sulla competenza o processuali o sostanziali, ovvero viziate da omessa o insufficiente o contraddittoria motivazione, e che le parti procedano a denunziare in modo espresso e specifico, con puntuale riferimento ad una o più delle ipotesi previste dall’art. 360, primo comma, cod. proc. civ., nelle forme e con i contenuti prescritti dall’art. 366, primo comma n. 4, cod. proc. civ.

In materia di procedimento civile, il controllo di legittimità sulle pronunzie dei giudici di merito demandato alla Corte Suprema di Cassazione non è configurato come terzo grado di giudizio, nel quale possano essere ulteriormente valutate le istanze e le argomentazioni sviluppate dalle parti ovvero le emergenze istruttorie acquisite nella fase di merito, ma è preordinato all'annullamento delle pronunzie viziate da violazione di norme sulla giurisdizione o sulla competenza o processuali o sostanziali, ovvero viziate da omessa o insufficiente o contraddittoria motivazione, e che le parti procedano a denunziare in modo espresso e specifico, con puntuale riferimento ad una o più delle ipotesi previste dall'art. 360, primo comma, cod. proc. civ., nelle forme e con i contenuti prescritti dall'art. 366, primo comma n. 4, cod. proc. civ.

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 agosto 2021, n. 23512 – Condizioni per l’indennità per la cessazione dell’attività commerciale

CORTE DI CASSAZIONE - Ordinanza 26 agosto 2021, n. 23512 Indennità per la cessazione dell'attività commerciale - Diritto - Condizioni - Art. 19-ter, D.L. n. 185 del 2008 - Possesso di tutti i requisiti nell’arco temporale previsto dalla norma Rilevato che 1. la Corte d'appello di Palermo, accogliendo l'appello di B.F. e in riforma della [...]

Torna in cima