Ai fini della configurabilità del mobbing l’elemento qualificante va ricercato non nella legittimità o illegittimità dei singoli atti, bensì nell’intento persecutorio che li unifica, che deve essere provato da chi assume di avere subito la condotta vessatoria, e che spetta al giudice del merito accertare o escludere, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2021, n. 38341 – La violazione degli artt. 115 e 116 c.p.c. può porsi solo allorché si alleghi che il giudice abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti, ovvero disposte d’ufficio al di fuori dei limiti legali, o abbia disatteso, valutandole secondo il suo prudente apprezzamento, delle prove legali, ovvero abbia considerato come facenti piena prova, recependoli senza apprezzamento critico, elementi di prova soggetti invece a valutazione
il 7 Dicembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La violazione degli artt. 115 e 116 c.p.c. può porsi solo allorché si alleghi che il giudice abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti, ovvero disposte d’ufficio al di fuori dei limiti legali, o abbia disatteso, valutandole secondo il suo prudente apprezzamento, delle prove legali, ovvero abbia considerato come facenti piena prova, recependoli senza apprezzamento critico, elementi di prova soggetti invece a valutazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2021, n. 38333 – Le scelte di politica del diritto sono riservate al legislatore, al giudice competendo solo di interpretare la norma nei limiti delle opzioni ermeneutiche più corrette dell’enunciato, pertanto la funzione assolta dalla giurisprudenza è di natura “dichiarativa”, giacché riferita ad una preesistente disposizione di legge, della quale è volta a riconoscere l’esistenza e l’effettiva portata, «con esclusione formale di un’efficacia direttamente creativa»
il 7 Dicembre, 2021in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, DIRITTO PROCESSUALE, ORDINI PROFESSIONALI, processo tributario
Le scelte di politica del diritto sono riservate al legislatore, al giudice competendo solo di interpretare la norma nei limiti delle opzioni ermeneutiche più corrette dell’enunciato, pertanto la funzione assolta dalla giurisprudenza è di natura “dichiarativa”, giacché riferita ad una preesistente disposizione di legge, della quale è volta a riconoscere l’esistenza e l’effettiva portata, «con esclusione formale di un’efficacia direttamente creativa»
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2021, n. 38299 – Le notificazioni tra le parti e i depositi presso la competente Commissione tributaria possono avvenire per via telematica secondo le disposizioni contenute nel decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 23 dicembre 2013, n. 163 e dei relativi decreti di attuazione e l’art. 3-bis, ultimo comma, della legge n. 53 del 1994, introdotto dall’art. 46, secondo comma, del d.l. n. 90 del 2014, stabilisce che sono escluse dalla disciplina dettata dai commi 2 e 3 del suddetto art. 3-bis le notifiche relative al giudizio amministrativo
il 7 Dicembre, 2021in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, processo tributario
Le notificazioni tra le parti e i depositi presso la competente Commissione tributaria possono avvenire per via telematica secondo le disposizioni contenute nel decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 23 dicembre 2013, n. 163 e dei relativi decreti di attuazione e l’art. 3-bis, ultimo comma, della legge n. 53 del 1994, introdotto dall’art. 46, secondo comma, del d.l. n. 90 del 2014, stabilisce che sono escluse dalla disciplina dettata dai commi 2 e 3 del suddetto art. 3-bis le notifiche relative al giudizio amministrativo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 dicembre 2021, n. 38294 – Un contratto a tempo determinato senza forma scritta è considerato ab origine contratto a tempo indeterminato, per cui la risoluzione del rapporto non può dunque inquadrarsi come semplice comunicazione del datore di lavoro di non voler prorogare un (inesistente) contratto a termine bensì un licenziamento orale per cui non vi sono termini di decadenza
il 7 Dicembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Un contratto a tempo determinato senza forma scritta è considerato ab origine contratto a tempo indeterminato, per cui la risoluzione del rapporto non può dunque inquadrarsi come semplice comunicazione del datore di lavoro di non voler prorogare un (inesistente) contratto a termine bensì un licenziamento orale per cui non vi sono termini di decadenza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 novembre 2021, n. 35671 – In tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali, il nuovo regime introdotto dall’art. 13 del d.lgs. n. 38 del 2000 al fine del riconoscimento dell’indennizzo in capitale del danno biologico per menomazioni superiori al 6 per cento e sino al 16 per cento, subìto dal lavoratore si applica unicamente per i danni conseguenti ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali verificatisi o denunciati successivamente all’entrata in vigore del d.m. 12 luglio 2000 recante le tabelle valutative del danno biologico
il 6 Dicembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
In tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali, il nuovo regime introdotto dall’art. 13 del d.lgs. n. 38 del 2000 al fine del riconoscimento dell’indennizzo in capitale del danno biologico per menomazioni superiori al 6 per cento e sino al 16 per cento, subìto dal lavoratore si applica unicamente per i danni conseguenti ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali verificatisi o denunciati successivamente all’entrata in vigore del d.m. 12 luglio 2000 recante le tabelle valutative del danno biologico
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2021, n. 38132 – Nel pubblico impiego contrattualizzato ed in tema di selezione tra più candidati, l’azione di chi, non potendo più ottenere il posto per fatti impeditivi sopravvenuti, chieda l’accertamento del proprio originario diritto ad essere prescelto al fine di ottenere la ricostruzione della carriera e, in subordine, il ristoro per la perdita della probabilità di essere nominato, ha natura, nel primo caso, di azione di risarcimento in forma specifica e, nel secondo, di azione di risarcimento per perdita di chances
il 6 Dicembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nel pubblico impiego contrattualizzato ed in tema di selezione tra più candidati, l’azione di chi, non potendo più ottenere il posto per fatti impeditivi sopravvenuti, chieda l’accertamento del proprio originario diritto ad essere prescelto al fine di ottenere la ricostruzione della carriera e, in subordine, il ristoro per la perdita della probabilità di essere nominato, ha natura, nel primo caso, di azione di risarcimento in forma specifica e, nel secondo, di azione di risarcimento per perdita di chances
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2021, n. 37905 – La risoluzione del rapporto non può dunque inquadrarsi come semplice comunicazione del datore di lavoro di non voler prorogare un (inesistente) contratto a termine bensì un licenziamento orale per cui non vi sono termini di decadenza
il 6 Dicembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La risoluzione del rapporto non può dunque inquadrarsi come semplice comunicazione del datore di lavoro di non voler prorogare un (inesistente) contratto a termine bensì un licenziamento orale per cui non vi sono termini di decadenza
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