Ai fini dell’applicazione delle convenzioni sulle doppie imposizioni, è considerato beneficiario effettivo di un pagamento di royalties il soggetto non residente che concretamente percepisca il pagamento e che sia effettivamente una società operativa
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Emilia Romagna, sezione n. 14, sentenza n. 929 depositata il 2 ottobre 2023 – Ai fini dell’applicazione delle convenzioni sulle doppie imposizioni, è considerato beneficiario effettivo di un pagamento di royalties il soggetto non residente che concretamente percepisca il pagamento e che sia effettivamente una società operativa
il 28 Marzo, 2024in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: COMMISSIONI TRIBUTARIE
CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, sentenza n. 7274 depositata il 19 marzo 2024 – La violazione dell’art. 1227, comma 2, c.c., nel ricorso in cassazione, deve allegare e dimostrare di avere sollevato la specifica eccezione di cui all’art. 1227, comma 2, c.c. nel corso del giudizio di merito. È infatti a differenza del concorso di colpa di cui al comma 1 , il rilievo della possibilità, per il creditore, di evitare il danno con l’ordinaria diligenza esige un’eccezione di parte in senso stretto e, quindi, da sollevare tempestivamente nel giudizio di merito
il 27 Marzo, 2024in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La violazione dell’art. 1227, comma 2, c.c., nel ricorso in cassazione, deve allegare e dimostrare di avere sollevato la specifica eccezione di cui all’art. 1227, comma 2, c.c. nel corso del giudizio di merito. È infatti a differenza del concorso di colpa di cui al comma 1 , il rilievo della possibilità, per il creditore, di evitare il danno con l’ordinaria diligenza esige un’eccezione di parte in senso stretto e, quindi, da sollevare tempestivamente nel giudizio di merito
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, ordinanza n. 7422 depositata il 20 marzo 2024 – In materia di imposta sugli intrattenimenti, l’Amministrazione finanziaria è tenuta a inviare al contribuente il nulla osta che abbia rilasciato solo se sia stata formulata apposita richiesta in tal senso, in mancanza della quale è onere della parte attivarsi per verificarne l’effettivo rilascio, mentre la prova, anche in via presuntiva, dell’effettivo svolgimento del gioco è necessaria quando questo avvenga senza il nulla osta e non quando il soggetto passivo abbia la detenzione del bene e sia munito di nulla osta (ancorché non ne abbia la concreta e materiale disponibilità per non averlo ritirato), conseguendone, in questo caso, l’assoggettamento all’imposta
il 27 Marzo, 2024in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
In materia di imposta sugli intrattenimenti, l’Amministrazione finanziaria è tenuta a inviare al contribuente il nulla osta che abbia rilasciato solo se sia stata formulata apposita richiesta in tal senso, in mancanza della quale è onere della parte attivarsi per verificarne l’effettivo rilascio, mentre la prova, anche in via presuntiva, dell’effettivo svolgimento del gioco è necessaria quando questo avvenga senza il nulla osta e non quando il soggetto passivo abbia la detenzione del bene e sia munito di nulla osta (ancorché non ne abbia la concreta e materiale disponibilità per non averlo ritirato), conseguendone, in questo caso, l’assoggettamento all’imposta
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, sentenza n. 7364 depositata il 19 marzo 2024 – La denuncia di violazione o falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro è stata parificata sul piano processuale a quella delle norme di diritto sicché, anch’essa comporta, in sede di legittimità, la riconducibilità del motivo di impugnazione all’errore di diritto, direttamente denunciabile per cassazione, senza che sia necessario indicare, a pena di inammissibilità, il criterio ermeneutico violato e quindi il relativo discostamento da parte del giudice di merito
il 27 Marzo, 2024in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La denuncia di violazione o falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro è stata parificata sul piano processuale a quella delle norme di diritto sicché, anch’essa comporta, in sede di legittimità, la riconducibilità del motivo di impugnazione all’errore di diritto, direttamente denunciabile per cassazione, senza che sia necessario indicare, a pena di inammissibilità, il criterio ermeneutico violato e quindi il relativo discostamento da parte del giudice di merito
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, ordinanza n. 6787 depositata il 14 marzo 2024 – I limiti esterni del diritto di sciopero sono individuati sulla base della distinzione tra danno alla produzione e danno alla produttività, per cui il diritto di sciopero, quale che sia la sua forma di esercizio e l’entità del danno arrecato, non ha altri limiti, attesa la necessaria genericità della sua nozione comune presupposta dal precetto costituzionale (art. 40 Cost.)
il 27 Marzo, 2024in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti
I limiti esterni del diritto di sciopero sono individuati sulla base della distinzione tra danno alla produzione e danno alla produttività, per cui il diritto di sciopero, quale che sia la sua forma di esercizio e l’entità del danno arrecato, non ha altri limiti, attesa la necessaria genericità della sua nozione comune presupposta dal precetto costituzionale (art. 40 Cost.)
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione II, ordinanza n. 32731 depositata il 24 novembre 2023 – La prescrizione sulla specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie per il contraente in adesione è rispettata quando a tali clausole sia data autonoma e separata collocazione nel testo delle condizioni generali del contratto e quando le clausole stesse siano seguite da una distinta sottoscrizione del contraente in adesione, con la conseguenza che, a tal fine, non è sufficiente che la singola clausola risulti evidenziata nel contesto del contratto, allorché la sottoscrizione sia stata unica, e non rileva, in contrario, la collocazione della clausola immediatamente prima della sottoscrizione o la sua stampa in caratteri tipografici evidenziati
il 27 Marzo, 2024in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
La prescrizione sulla specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie per il contraente in adesione è rispettata quando a tali clausole sia data autonoma e separata collocazione nel testo delle condizioni generali del contratto e quando le clausole stesse siano seguite da una distinta sottoscrizione del contraente in adesione, con la conseguenza che, a tal fine, non è sufficiente che la singola clausola risulti evidenziata nel contesto del contratto, allorché la sottoscrizione sia stata unica, e non rileva, in contrario, la collocazione della clausola immediatamente prima della sottoscrizione o la sua stampa in caratteri tipografici evidenziati
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 5818 depositata il 5 marzo 2024 – In tema di notificazione degli atti impositivi, il messo notificatore o l’ufficiale giudiziario, prima di effettuare la notifica secondo le modalità previste dall’ art. 60, comma 1, lett. e) , del d.P.R. n. 600 del 1973 , in luogo di quella ex art. 140 cod. proc. civ. , devono svolgere ricerche volte a verificare che ricorra l’irreperibilità assoluta del contribuente, ossia che quest’ultimo non abbia più l’abitazione né l’ufficio o l’azienda nel Comune nel quale aveva il domicilio fiscale
il 26 Marzo, 2024in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
In tema di notificazione degli atti impositivi, il messo notificatore o l’ufficiale giudiziario, prima di effettuare la notifica secondo le modalità previste dall’ art. 60, comma 1, lett. e) , del d.P.R. n. 600 del 1973 , in luogo di quella ex art. 140 cod. proc. civ. , devono svolgere ricerche volte a verificare che ricorra l’irreperibilità assoluta del contribuente, ossia che quest’ultimo non abbia più l’abitazione né l’ufficio o l’azienda nel Comune nel quale aveva il domicilio fiscale
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, sentenza n. 7421 depositata il 20 marzo 2024 – Per i “ricavi”, per le “spese” e per gli “altri componenti” per i quali non sia ancora certa l’esistenza o determinabile in modo obiettivo l’ammontare, il legislatore considera esercizio di competenza quello nel quale nasce e si forma il titolo giuridico che costituisce la fonte di ciascuna di tali voci e che per gli stessi si consente soltanto la loro deducibilità nel diverso esercizio nel quale si raggiunge la certezza dell’esistenza ovvero della determinabilità in modo obiettivo del relativo ammontare
il 26 Marzo, 2024in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, TUIR
Per i “ricavi”, per le “spese” e per gli “altri componenti” per i quali non sia ancora certa l’esistenza o determinabile in modo obiettivo l’ammontare, il legislatore considera esercizio di competenza quello nel quale nasce e si forma il titolo giuridico che costituisce la fonte di ciascuna di tali voci e che per gli stessi si consente soltanto la loro deducibilità nel diverso esercizio nel quale si raggiunge la certezza dell’esistenza ovvero della determinabilità in modo obiettivo del relativo ammontare
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