Ai sensi dell’art. 63 del d.lgs. n. 165 del 2001 e del richiamato art. 360 n. 3 cod. proc. civ., come modificato dal d.lgs. n. 40 del 2006, la denuncia della violazione e falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro è ammessa solo con riferimento a quelli di carattere nazionale, con la conseguenza che l’esegesi del contratto collettivo di ambito territoriale è riservata al giudice di merito ed è censurabile in sede di legittimità soltanto per violazione dei criteri legali di ermeneutica contrattuale o per vizi della motivazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2021, n. 24701 – Ai sensi dell’art. 63 del d.lgs. n. 165 del 2001 e del richiamato art. 360 n. 3 cod. proc. civ., come modificato dal d.lgs. n. 40 del 2006, la denuncia della violazione e falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro è ammessa solo con riferimento a quelli di carattere nazionale, con la conseguenza che l’esegesi del contratto collettivo di ambito territoriale è riservata al giudice di merito ed è censurabile in sede di legittimità soltanto per violazione dei criteri legali di ermeneutica contrattuale o per vizi della motivazione
il 16 Settembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 settembre 2021, n. 24483 – Nell’interpretazione del contratto il carattere prioritario dell’elemento letterale non va inteso in senso assoluto in quanto il richiamo contenuto nell’art.1362 cod.civ. alla comune intenzione delle parti impone di estendere l’indagine ai criteri logici, teleologici e sistematici laddove si registri, pur nella chiarezza del testo dell’accordo, una incoerenza con indici esterni che rivelino una diversa volontà dei contraenti. In tal caso assume valore rilevante il criterio logico-sistematico di cui all’art. 1363 cod.civ., che impone di desumere la volontà manifestata dai contraenti da un esame complessivo delle diverse clausole aventi attinenza alla materia in contesa, tenendosi conto, se del caso, anche del comportamento successivo delle parti
il 16 Settembre, 2021in CCNL - INTEGRATIVI, lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nell’interpretazione del contratto il carattere prioritario dell’elemento letterale non va inteso in senso assoluto in quanto il richiamo contenuto nell’art.1362 cod.civ. alla comune intenzione delle parti impone di estendere l’indagine ai criteri logici, teleologici e sistematici laddove si registri, pur nella chiarezza del testo dell’accordo, una incoerenza con indici esterni che rivelino una diversa volontà dei contraenti. In tal caso assume valore rilevante il criterio logico-sistematico di cui all’art. 1363 cod.civ., che impone di desumere la volontà manifestata dai contraenti da un esame complessivo delle diverse clausole aventi attinenza alla materia in contesa, tenendosi conto, se del caso, anche del comportamento successivo delle parti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2021, n. 24649 – In tema di IRAP, ai fini della deducibilità del costo del lavoro dalla base imponibile, la disciplina introdotta dall’art. 2 del d.l. n. 201 del 2011, conv. in l. 214 del 2011, trova applicazione anche per i rimborsi relativi ai periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012, solo ove, alla data di entrata in vigore del decreto, fosse ancora pendente il termine di cui all’art. 38 del d.P.R. n. 602 del 1973
il 16 Settembre, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, Irap, processo tributario, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
In tema di IRAP, ai fini della deducibilità del costo del lavoro dalla base imponibile, la disciplina introdotta dall’art. 2 del d.l. n. 201 del 2011, conv. in l. 214 del 2011, trova applicazione anche per i rimborsi relativi ai periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012, solo ove, alla data di entrata in vigore del decreto, fosse ancora pendente il termine di cui all’art. 38 del d.P.R. n. 602 del 1973
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2021, n. 24648 – Obbligo della separata indicazione di costi Black list abrogato solo dal 01/01/2017 – Sanzioni – art 8, co. 3 bis, L. n. 471/1997
il 16 Settembre, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, Dichiarazione fiscali, SANZIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2021, n. 24648 Dichiarazione dei redditi – Costi deducibili – Black list – Sanzioni – art 8, co. 3 bis, L. n. 471/1997 Fatti di causa La C.G. s.p.a. ha impugnato la sentenza n. 4405/67/2015, depositata dalla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia il 12.10.2015, che, in riforma della […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 settembre 2021, n. 24670 – Nel giudizio tributario di appello, si ha domanda nuova, come tale improponibile a norma dell’art. 57, comma 1, del d.lgs. n. 546 del 1992, quando il contribuente, nel ricorso in appello, introduce, al fine di ottenere l’eliminazione – o la riduzione delle conseguenze – dell’atto impugnato, una “causa petendi” diversa, fondata su situazioni giuridiche non prospettate in primo grado, sicché risulti inserito nel processo un nuovo tema d’indagine
il 16 Settembre, 2021in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
Nel giudizio tributario di appello, si ha domanda nuova, come tale improponibile a norma dell’art. 57, comma 1, del d.lgs. n. 546 del 1992, quando il contribuente, nel ricorso in appello, introduce, al fine di ottenere l’eliminazione – o la riduzione delle conseguenze – dell’atto impugnato, una “causa petendi” diversa, fondata su situazioni giuridiche non prospettate in primo grado, sicché risulti inserito nel processo un nuovo tema d’indagine
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 settembre 2021, n. 24654 – In tema di determinazione del reddito d’impresa, ai sensi degli artt. 92 e 93 del d.P.R. n. 917 del 1986 la valutazione delle giacenze relative a commesse ultrannuali deve essere effettuata con il criterio della percentuale di completamento che determina la suddivisione dell’utile totale che scaturisce dall’operazione nei vari esercizi di svolgimento della stessa ed in proporzione ai lavori eseguiti per ciascun periodo, al fine di evitare la concentrazione dell’imponibile nell’ultimo esercizio
il 15 Settembre, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario, TUIR
In tema di determinazione del reddito d’impresa, ai sensi degli artt. 92 e 93 del d.P.R. n. 917 del 1986 la valutazione delle giacenze relative a commesse ultrannuali deve essere effettuata con il criterio della percentuale di completamento che determina la suddivisione dell’utile totale che scaturisce dall’operazione nei vari esercizi di svolgimento della stessa ed in proporzione ai lavori eseguiti per ciascun periodo, al fine di evitare la concentrazione dell’imponibile nell’ultimo esercizio
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 33844 depositata il 13 settembre 2021 – Bancarotta preferenziale – Prelievo in condizione prefallimentare
il 15 Settembre, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 33844 depositata il 13 settembre 2021 Fallimento ed altre procedure concorsuali – Bancarotta preferenziale – Prelievo in condizione prefallimentare – Pagamento finalizzato a favorire uno dei creditori Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del giorno 11/06/2020 la Corte d’appello di Firenze: a) ha confermato la decisione di primo […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 settembre 2021, n. 24257 – I costi iscrivibili a bilancio e deducibili vanno valutati alla stregua di due elementi, e cioè, da un lato, il criterio di competenza e, dall’altro, la certezza e la sicurezza della posta, rimanendo a carico del contribuente dimostrare la deducibilità nell’anno dell’iscrizione a bilancio e l’inerenza del costo, ovvero che si tratti di costo sostenuto per l’esercizio dell’attività di impresa, in quanto ad essa non estraneo ma strettamente funzionale alla sua produzione
il 15 Settembre, 2021in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, Irap, TUIR
I costi iscrivibili a bilancio e deducibili vanno valutati alla stregua di due elementi, e cioè, da un lato, il criterio di competenza e, dall’altro, la certezza e la sicurezza della posta, rimanendo a carico del contribuente dimostrare la deducibilità nell’anno dell’iscrizione a bilancio e l’inerenza del costo, ovvero che si tratti di costo sostenuto per l’esercizio dell’attività di impresa, in quanto ad essa non estraneo ma strettamente funzionale alla sua produzione
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