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Nel caso in cui il datore di lavoro non si limiti alla comunicazione della disdetta per scadenza del termine, ma intima un vero e propri licenziamento allora trovano applicazione le norme sulla decadenza dell’impugnazione del recesso, così come quelle inerenti alle tutele in caso di illegittimità della sanzione espulsiva

Nel caso in cui il datore di lavoro non si limiti alla comunicazione della disdetta per scadenza del termine, ma intima un vero e propri licenziamento allora trovano applicazione le norme sulla decadenza dell’impugnazione del recesso, così come quelle inerenti alle tutele in caso di illegittimità della sanzione espulsiva

Agevolazione prima casa: anche in caso di usucapione il contribuente deve procedere alla dichiarazione volonta prima della registrazione del provvedimento del giudice

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 4713 depositata il 22 febbraio 2025, intervenendo in tema di agevolazioni "prima casa" nelle ipotesi di acquisto della proprietà a titolo originario, ha riaffermato il principio secondo cui "In tema di agevolazioni "prima casa", le manifestazioni di volontà prescritte dall'art. 1, nota II bis, della tariffa [...]

Processo tributario: sono nulle e non inesistenti le notifiche di atti processuale o atto impositivo se effettuate da poste private senza la prescritta autorizzazione

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 3841 depositata il 15 febbraio 2025, intervenendo in tema di esenzione IMU e notifica dell’avviso di accertamento eseguito da poste private prive di autorizzazione ha riaffermato il principio di diritto secondo cui "La notifica di un atto processuale da parte di un operatore postale privato, ancora [...]

Il principio di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis cod. pen., sulla base dell’art. 13, comma 3-ter, del d.lgs. n. 74 del 2000 – recentemente introdotto dal d.lgs. n. 87 del 2024, trova applicazione anche retroattivamente

La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 7027 depositata il 20 febbraio 2025, intervenendo in tema reati tributari e sull'applicabilità dell'articolo 131 bis del c.p., ha ribadito il principio, sulla base dell'art. 13, comma 3-ter, del d.lgs. n. 74 del 2000 - recentemente introdotto dal d.lgs. n. 87 del 2024 di revisione [...]

In tema di imposte sui redditi, sussiste l’assoluta incompatibilità tra la qualità di lavoratore dipendente di una società di capitali e la carica di presidenza del consiglio di amministrazione o di amministratore unico della stessa con conseguente indeducibilità dal reddito della società del relativo costo da lavoro dipendente.

In tema di imposte sui redditi, sussiste l'assoluta incompatibilità tra la qualità di lavoratore dipendente di una società di capitali e la carica di presidenza del consiglio di amministrazione o di amministratore unico della stessa con conseguente indeducibilità dal reddito della società del relativo costo da lavoro dipendente.

Illegittimo il licenziamento per affermazioni offensive e razziste sul superiore gerarchico inviate su una chat WhatsApp

La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l'ordinanza n. 5936 depositata il 6 marzo 2025, intervenendo in tema di licenziamento disciplinare per affermazioni offensive al superiore su WhatsApp, ha ribadito il principio secondo cui " in tema di licenziamento disciplinare, i messaggi scambiati in una chat privata, seppure contenenti commenti offensivi nei confronti della società [...]

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